Architects, i ristrutturatori del metalcore

Architects, i ristrutturatori del metalcore

Il nome Architects potrebbe non dire quasi nulla ai più: la band possiede una discreta fanbase anche nel nostro paese, in realtà, e credo che valga la pena spendere due parole su loro. Sono inglesi ed hanno, ad oggi, prodotto 8 album: l’ultimo, al momento in cui scriviamo, è uscito nel 2018. Ci sono cose più interessanti su questa band, del resto, che il fatto che si tratti di un gruppo, ad esempio, totalmente orientato sul veganesimo.

Assoluti rifondatori del genere metalcore, di fatto, sono stati in grado di dare un taglio differente alla loro musica partendo da quella dei loro padri ispiratori, che sono i Dilinger Escape Plan di cui abbiamo avuto modo di parlare in altri articoli del nostro sito. Hereafter, ad esempio, si ispira ad un sound moderno e aggressivo, con i giusti tocchi di melodia, e che racconta di tematiche cupe ed esistenzialiste. Un equilibrio interessante che si nota apertamente anche nella qualità del video che abbiamo riportato, tracklist dell’utlimo album omonimo, Hereafter.

Architects, ovvero architetti, ovvero – se vogliamo – ristrutturatori, reinventori di un suono che si credeva smarrito nei meandri di metà anni 90. La loro “ristrutturazione” del suono non sarà forse paragonabile a quella che potrebbe interessare un’impresa edile, ad esempio, ma possiede un valore elevato a nostro avviso giustificato, alla prova dei fatti, anche dal successo che la band è riuscita ad ottenere negli anni.Il quartetto di Brighton che produce dischi sotto l’etichetta Epitaph Records, sono riusciti nell’impresa di rendere completamente rivalutabile il proprio genere anche presso i metallari più oltranzisti. Tra otto album differenti, in fondo, c’è davvero un mondo intero da scoprire, e soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo potrebbe essere interessante andare a risentirli.

E farci un po’ di compagnia, almeno virtualmente, in questo momento tutt’altro che semplice ed in cui, probabilmente, per diversi mesi sarà difficile vedere un concerto dal vivo.