ABORYM: fuori l’album ‘Hostile’, ascolta la nuova ‘Stigmatized (Robotripping)’

ABORYM: fuori l’album ‘Hostile’, ascolta la nuova ‘Stigmatized (Robotripping)’

Gli Aborym hanno rilasciato il nuovo e undicesimo album in studio intitolato ‘Hostile’ tramite Dead Seed Productions in Cd digipack e digitale, mentre la versione in vinile arriverà in aprile. In contemporanea all’uscita del disco, la band ha diffuso anche la visualizer clip del nuovo singolo ‘Stigmatized (Robotripping)’.

Il chitarrista Tomas sul singolo racconta: <<Quando mi è stato chiesto di mettere le mani su questo brano (il cui titolo ancora non era ‘Stigmatized (Robotripping)’) è stato incredibile, pur non avendo mai scritto nulla del genere, sapevo perfettamente come far muovere le mani. Quel mix freddo e maleducato di noise, grunge e acid mi ha subito stimolato e già sapevo che sarebbe stato uno dei miei brani preferiti anche se era ancora in fase di costruzione. Niente cut-up in post-produzione o roba del genere, è un brano che andava suonato tutto d’un fiato e che ora va ascoltato tutto d’un fiato… one take, come piace dire ai produttori>>

‘Hostile’ è stato prodotto da Keith Hillebrandt (Nine Inch Nails, David Bowie, tra gli altri). Il produttore racconta: <<Quando Fab e sua moglie si trovavano a Bangkok alla fine del 2018 abbiamo iniziato a parlare del prossimo album degli Aborym e lui mi ha chiesto se fossi interessato a dare una mano con la produzione. Parlando della direzione desiderata per il sound della band, mi sono entusiasmato e quando i brani hanno iniziato a prendere forma sono rimasto sbalordito. Tracce come ‘Proper Use Of Myself’ e ‘Stigmatized (Robotripping)’ possedevano la pesante aggressività brevettata degli Aborym, ma canzoni come ‘Sleep’ e ‘The End Of A World’ hanno portato il suono della band in una direzione completamente nuova. L’intero album è un viaggio avventuroso sia dal punto di vista dei testi che della dinamica. Non sentivo niente del genere da molti anni e sono orgoglioso di aver avuto una piccola parte nel realizzare tutto ciò con Fab e i ragazzi. Avrei solo voluto poter andare in Italia per il mix, ma è arrivata la fine del mondo!>>

Il seguito di ‘Shifting.negative’ del 2017 è il consolidamento e la continuazione della carriera degli Aborym. Piuttosto che reinventare il proprio sound o cercare di competere con le tendenze contemporanee, questo disco riprende il progetto che conosciamo e amiamo e vede la band aggiungere ancora più elementi e portare alcuni dei suoi lavori all’ennesima potenza. Sono indiscutibilmente heavy, e c’è molto metal nel loro sound, ma ‘Hostile’ può essere considerato come uno strano caleidoscopico mix di psichedelia, musica elettronica, rock e musica sperimentale. La missione degli Aborym è semplicemente quella di fare musica che non sia mai stata ascoltata prima.

‘Hostile’ è stato scritto tra il 2018 e il 2020, registrato presso il Synthesis Studio, lo studio di registrazione NMG e l’Aborym-Lab nel 2020, mixato e masterizzato da Andrea Corvo durante la quarantena per il COVID-19. Per la prima volta questo album è stato scritto e arrangiato con una line-up consolidata di quattro membri: Fab (voce, synths, synths modulari, programmazione), Greco (basso, chitarre, programmazione), Catalani (batteria, pad, elettronica) e Aurizzi (chitarre).

Il vocalist racconta: <<Ho sempre avuto il desiderio di sfidare me stesso e anche quando ero un ragazzino, volevo essere diverso, amavo sperimentare. Mi diverto sempre molto quando mi trovo in una situazione difficile e devo imparare qualcosa di nuovo, e lo faccio ancora. Penso che sia innato dentro di me. Una parte di noi non si rende davvero conto di quanto sia bello fregarsene, sapete? Sono sempre molto preoccupato che le cose funzionino. Fregarsene è un modo per dare più amore perché sei libero. Ti permette di essere più creativo, dinamico, più forte, più divertente, più triste e tutto il resto. Abbiamo solo provato a suonare la musica che sentiamo, come una terapia. La musica è un percorso terapeutico per me e cerco di non suonare solo per piacere ai fan. La gente ti categorizza sempre. Alle volte può essere frustrante. Ma non sento la pressione. Non sento di dover essere il frontman in alcun modo, e penso che questo faccia parte del potere della band. Se fossi un artista solista e avessi quattro manager che mi dicono cosa fare, mi sentirei stressato… Ma ci sentiamo davvero uniti l’uno con l’altro. Non si può scrivere lo stesso tipo di canzone più e più volte, quindi penso che questa sia una delle nostre sfide, sentirsi come: ‘Sì, ho fatto qualcosa di diverso in questo album’. ‘Hostile’ sarà il nostro ottavo album e penso che per noi sia stato davvero importante cercare di trovare di nuovo il divertimento. Quindi, in questo senso diventa più difficile con ogni album, ma abbiamo davvero fatto musica solo perché era la nostra cosa preferita in assoluto. E lo è ancora>>

Gli Aborym sono:
Fabrizio Giannese (Voce, programmazione, pianoforte, sintetizzatori, sintetizzatori modulari)
Gianluca Catalani (batteria, pads, elettronica)
Tomas Aurizzi (chitarre)