PESTILENCE e guests travolgono l’El Barrio di Torino, foto e cronache dell’evento
La scorsa domenica 30 Novembre all’El Barrio di Torino si è svolto un evento molto atteso dal pubblico death metal piemontese, con i leggendari Pestilence tornati in Italia per il Through the Portals Horrow Tour, con una data speciale proprio in quel di Torino con ben tre band di supporto: i Jumpscare, gli Extinction e gli Spiritual Deception.
I primi a salire sul palco, con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, sono stati i campani Jumpscare, una band melodic death metal formatasi nel 2015. Loro sono noti per aver fuso il melodic death metal del nord Europa con il metalcore statunitense, debuttando con il disco Don’t Close Your Eyes nel 2019, seguito da singoli come Rise and Fall nel 2024. La band sta attualmente lavorando al suo secondo album, descritto come un’evoluzione del loro sound, che incorpora maggiori influenze deathcore e progressive.
Prima song proposta, subito dopo l’intro, è stata la seconda traccia del loro album Don’t Close Your Eyes. L’impatto con il pubblico è stato notevole e, subito a seguire, è stato il turno dell’ultimo singolo Rise and Fall. Ciro “Kirion” Silvano sul palco ha una grinta notevole, soprattutto nell’headbanging con i suoi lunghi dreadlock. La loro esibizione termina con Call of the Wild, una canzone in “fase di test” live che verrà poi distribuita con un videoclip di prossima uscita. Ottima performance la loro… simpatici e musicalmente molto bravi.
Cambio di palco per i torinesi Extinction, band thrash/death metal nata nel 1995 in Puglia. Nonostante l’interesse suscitato e i numerosi concerti, la band si è sciolta alla fine del 1997, per poi riformarsi nel 2014, quando il chitarrista e fondatore Danilo Bonuso decise di ridare vita alla band a Torino. Tra il 2018 e il 2023 avvennesro progressivi cambi di line-up, portando all’attuale formazione che vede Danilo Bonuso alla chitarra, Lorenzo Aimo alla batteria, Lorenzo Catolla al basso e Howling SSTAR alla voce… e questa sera all’El Barrio anche il secondo chitarrista Alessandro Villa. All’attivo gli Extinction hanno tre album: The Monarch Slaves del 2017, Apocalypse Mark del 2019 e Cryogenesis del 2023; mentre restiamo in attesa del loro quarto lavoro che vedrà la luce nei primi mesi del 2026.
Il loro show, subito dopo l’intro, parte con il classico Etaernal Life, tratto dal loro ultimo lavoro. Senza sosta si prosegue con Latency, dal primo lavoro, seguito da Satanic Ritual Abuse e si arriva finalmente all’inedito Mania; presentato per la prima volta in pubblico e che sarà presente sul nuovo disco. Il loro concerto è stata un’esperienza musicale aggressiva ed intensa, caratterizzata da suoni potenti, ritmi veloci ed una forte energia sul palco e tra il pubblico. Il singer, caratterizzato dall’uso di growl e voci gutturali, ha saputo tenere alla grande il palco brano dopo brano. L’ultimo pezzo per gli Extinction è The Apocalypse Mark del 2019, che chiude alla grande la loro performance.
È giunto il turno di salire sul palco per i milanesi Spiritual Deception.
Il loro è un grande ritorno sulla scena piemontese, avendo già suonato esattamente un anno fa a Torino. Il gruppo è nato nel giugno 2016 da un’idea di Mirko Frontini (chitarra) e Luca Zanlorenzi (voce), dopo lo scioglimento della loro ex band Humans Ablaze. Zanlorenzi in seguito venne sostituito da Riccardo Maccarana (Lead guitar) con l’aggiunta di un terzo elemento: Manuel Del Giudice alla batteria.
Tra le curiosità… il nome della band prende spunto da un profondo legame con la filosofia e deve, per l’appunto, il suo nome ad una teoria del filosofo danese Søren Aabye Kierkegaard, che ha trovato profonda risonanza nei membri della band: questa teoria suggerisce che quando gli individui analizzano una particolare circostanza, inevitabilmente la affrontano da punti di vista diversi. Estendendo questa idea alla sfera etica, implica che nulla può essere definitivamente categorizzato come oggettivamente buono o cattivo, vero o falso, poiché il giudizio è profondamente radicato nella prospettiva di ognuno. Di conseguenza, non esiste una verità oggettiva, la tua anima è costantemente ingannata.
La musica proposta dagli Spiritual Deception è un death metal introspettivo, vicino a riff tecnici ed atmosfere oscure. Il loro ultimo album risale al febbraio dello scorso anno e, da pochi mesi, hanno fatto uscire il singolo The Gate Unseen (qui il video). Nella serata torinese la band si è concentrata su una performance più misurata e tecnicamente complessa, usando la velocità ed i cambi di ritmo creando un’esperienza unica diretta verso il pubblico. Il loro live è stato improntato su una struttura musicale complessa e gli arrangiamenti hanno messo in risalto le sfumature sonore. Molto gradita anche la loro esibizione!
Ora l’attesa per i Pestilence è quasi giunta al termine, anche se il cambio palco è stato più lungo del dovuto per una serie di ritardi che ha visto la band costretta a fare il sound check prima della propria esibizione.
I Pestilence sono stati una delle prime grandi band ad emergere dall’underground metal olandese degli anni ’80. Mentre gli altri gruppi di quell’epoca sono ormai quasi tutti scomparsi, loro sono vitali, rilevanti ed ambiziosi come sempre. Agli albori, la band ha scritto la storia con gli album Consvming Impvlse, Testimony Of The Ancients e Spheres, che hanno tutti contribuito a plasmare il death metal come lo conosciamo oggi. Le leggende olandesi sono state straordinariamente solide fin dalla loro reunion del 2009, sulla quale io e molti altri eravamo scettici, e non vedevo l’ora di assistere al loro concerto… e finalmente eccomi qui.
Il suono, mentre parte la song introduttiva Lost Souls (tratto da Testimony of the Ancients del 1991), è perfetto. La tensione inizia a salire quando la band attacca Deificvs, con le teste che iniziano a “sbattere” ed il pubblico comincia a dimenarsi nel pogo. Morbvs Propagationem, The Process of Suffocation e Chronic Infection, sono eseguite con immensa velocità ed aggressività. Il frontman, Patrick Mameli, sembra un po’ timido quando si rivolge al pubblico, parlando in italiano al microfono, mentre al contrario, il numeroso pubblico presente è caldissimo con un ritmo sempre più sostenuto durante i classici Dehydrated, Devouring Frenzy e Prophetic Revelations.
Incitata dal pogo, la band sul palco ha suonato con un ritmo serrato e potente scatenando il pit che si apriva e diventava sempre più violento. Con un pubblico sempre più coinvolto, cori e pugni alzati che sono emersi durante tutto il concerto rendendo l’atmosfera particolarmente travolgente.
I Pestilence hanno chiuso quello che sembrava un set piuttosto breve con le ultime due canzoni, Out of the Body e Land of Tears, prima di lasciare il palco subito dopo la foto di rito con il pubblico alle spalle.
La band ha saputo offrire una performance solida ed unica, lasciando i fan entusiasti anche se leggermente delusi da un set che è sembrato troppo breve. In ogni caso i Pestilence hanno fatto un ottimo spettacolo e Patrick Mameli è stato l’eroe della serata. Grazie Pestilence.
Come di consueto il mio ringraziamento e quello della redazione vanno all’organizzazione dell’evento, la LM Production, ed a tutto lo staff de El Barrio per averci dato ancora una volta la possibilità di partecipare ad un grande evento.
Al prossimo live!

A cura di Pino Panetta
