HEADLESS: la cover di ‘I Thought I Knew It All’ (MEGADETH) con Andy Martongelli

La band Progressive/Hard Rock Headless presenta il video di I Thought I Knew It All, un brano pubblicato dai Megadeth nell’album Youthanasia (1994) reinterpretato con il proprio tocco personale della band.
I Thought I Knew It All vede la partecipazione di un ospite speciale, il chitarrista Andy Martongelli (Power Quest, Arthemis), collega di Walter Cianciusi nella band solista di David Ellefson.
Cianciusi, afferma: <<Avere il mio compagno di band negli Ellefson, Andy Martongelli, alla chitarra solista dona un significato profondo a questa traccia. È un tributo sentito al nostro comune mentore David Ellefson, che scrisse questo brano insieme a Mustaine, Friedman e Menza all’epoca di Youthanasia. Allo stesso tempo, la canzone offre un assaggio della pesantezza e della performance che ci si potrà aspettare dagli Headless nell’immediato futuro. ‘I Thought I Knew It All’ è una canzone oscura che i Megadeth non hanno mai eseguito dal vivo, ma con cui sono cresciuto ascoltandola ripetutamente. Probabilmente è la mia preferita di sempre proveniente dal campo di Vic. E il testo sembra riflettere su alcuni eventi recenti, piuttosto scioccanti, che hanno coinvolto gli Headless. Persone vicine alla band si sono rivelate essere l’opposto di ciò che credevo… così ‘I Thought I Knew It All’ è diventata un commento ai miei sentimenti interiori, un pensiero su un’amicizia perduta.>>
Il video realizzato da Dime Stamenov rende omaggio ed è ispirato all’artwork originale creato da Hugh Syme (Rush, Queensrÿche) per l’album Youthanasia.
Dopo il singolo Weightless (che riportiamo nuovamente qui sotto), questa è la seconda canzone estratta dal nuovo album degli Headless, intitolato Transitional Objects e in uscita il prossimo 29 agosto 2025.
Transitional Objects ha molto da offrire a tutti gli appassionati di Hard Rock classico, AOR e Progressive Rock/Metal, mettendo in evidenza il sound distintivo degli Headless, caratterizzato da intricate parti di chitarra, ritmiche dinamiche e linee vocali all’insegna della melodia.
Un elemento chiave del fascino degli Headless è costituito dalle armonie vocali straordinariamente melodiche e coinvolgenti del cantante svedese Göran Edman, forte di una carriera iniziata negli anni Ottanta che lo ha visto alla guida di numerose collaborazioni e band, insieme ad artisti del calibro di Yngwie Malmsteen, John Norum, Vinnie Vincent e per le band Madison, Swedish Erotica, Glory, Karmakanic, e altri. Edman, apprezzato dai veri intenditori ma troppo spesso sottovalutato, torna finalmente nella band per il nuovo album.
Gli Headless sono stati fondati nel 1996 dai cugini Walter (chitarra) ed Enrico Cianciusi (batteria). La prima incarnazione della band ha pubblicato l’EP ‘Future to Past’ nel 1996 e l’album ‘Inside You’ nel 1998, prima di sciogliersi nel 2000. Walter ha poi resuscitato il nome nel 2011 con una nuova formazione, concentrandosi su cori rock, tecnicismi metal prog e le potenti vocals di Edman. Questo ha dato vita al loro album di comeback ‘Growing Apart’ nel 2013. Enrico è rientrato nel 2014 e ha contribuito alla batteria per ‘Melt the Ice Away’ (2016), che ha visto anche la partecipazione del chitarrista Jim Matheos (Fates Warning). Nel successivo ‘Square One’ è entrato il bassista Martin Helmantel (Elegy), il cui stile ha arricchito ulteriormente il sound della band.
Headless line-up:
Göran Edman – vocals
Walter Cianciusi – guitars
Martin Helmantel – bass guitar
Enrico Cianciusi – drums

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