UNGRAVEN: ascolta la nuova ‘Nothing Is Less Than Zero (Part 1)’

UNGRAVEN: ascolta la nuova ‘Nothing Is Less Than Zero (Part 1)’

Il duo sperimentale britannico heavy drone Ungraven (con Jon Davis dei Conan) pubblicherà il 18 aprile 2025 il nuovo album ‘Hollows Made Homes In Their Sunken Cheeks’ tramite Heavy Psych Sounds Records.

Gli Ungraven sono una celebrazione del lato più cattivo della musica pesante, del noise metal sporco e della pesantezza industriale che è gravemente sottorappresentato in questa scena, procedendo verso un drone schiacciante intrecciato con inquietudine ambientale. Nel loro nuovo album ‘Hollows Made Homes In Their Sunken Cheeks’, Jon Davis (Conan) e David Perry (ex The Laez, Conan & Dead Void) lanciano una raffica glaciale di pesantezza, utilizzando sintetizzatori, tastiere, organo, vocoder e chitarra. , evocando immagini di declino sociale proiettate attraverso paesaggi immaginari di un futuro in rovina.

Un primo assaggio è disponibile con il singolo ‘Nothing Is Less Than Zero (Part 1)’, che potete ascoltare qui sotto.

La traccia squarcia un vuoto tra i mondi, dove oscuri paesaggi sonori cinematografici gocciolano in una pesantezza sanguinante. È scomparsa la tradizionale struttura metal dei loro dischi precedenti: invece, Davis e Perry evocano una disgustosa sinfonia di chitarra e sintetizzatore dronesco che scava buchi a forma di universo nel tuo cranio. Nessun battito. Nessun testo ma alcuni messaggi emessi da robot condannati. Nessuna pietà. L’atmosfera stessa la dice lunga mentre strati di suono costruiscono gradualmente la tensione, immergendosi più profondamente e pesantemente nei regni del sintetizzatore dove forze trattenute si nascondono sotto la superficie. Come vascelli minacciosi che si librano silenziosamente sopra di noi, vacilla sull’orlo delle sfere psichedeliche, una progressione inquietante che culmina in nient’altro che il nulla. Mentre tutti sapevamo che gli Ungraven potevano scatenare l’inferno, ‘Nothing Is Less Than Zero’ rivela qualcosa di più profondo: la capacità di controllarlo.

La band commenta: <<Pilastri di granito emergono dalla terra. La loro presenza incombente impone un gelido stupore su tutto ciò che sta sotto. Ombre impenetrabili soffocano e disorientano, mentre i monoliti continuano a solcare infinitamente l’infinito. Avvolto dal nero, si trasforma per sempre in mai, e siamo sopraffatti e storditi fino alla nausea dalla natura inimmaginabilmente colossale del Nulla.>>


Due le lunghe tracce che compongono l’album:

1. Nothing Is Less Than Zero (21:03)
2. Hollows Made Home (22:19)

 

 

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