GHOST a Milano con DEATH SS e LUCIFER: il photoreport del concerto
È trascorso un anno esatto da quando i Ghost suonarono al Forum di Assago, il 5 Maggio del 2022, in supporto all’album ‘Impera’… ed eccoli di nuovo in Italia nella serata del 29 Maggio 2023, all’Ippodromo di Milano con il nuovo ‘Re-Imperatour’. Attualmente in giro per l’Europa prima di un altro nuovo assalto nel territorio del Nord America. Ad accompagnarli due ottime realtà quali gli storici horror metallers Death SS e, in apertura, i doom rocker di Berlino Lucifer.
Ricordo di avere visto i Ghost per la prima volta nel Luglio 2013, ad Helsinki, ed erano una band a me sconosciuta, ma devo dire che fu amore a prima vista. Da allora li ho sempre seguiti (discograficamente e, quando possibile, nei live); quindi, per me la data Milano era molto importante per rivedere la band sul palco dopo molti anni.
Ad aprire la serata è stata la band tedesca dei Lucifer, capitanati dalla frontwoman Johanna Sadonis (ex The Oath). La band ha suonato anche pezzi del loro ultimo e fortunato album ‘Lucifer IV’, oltre al nuovo e recente singolo ‘A Coffin Has No Silver Lining’. Il loro live-set è durato poco più di mezz’ora con un buon seguito di pubblico.
Subito dopo ecco salire sul palco i nostrani Death SS capeggiati dal grande Steve Sylvester. Ottima la teatralità del loro show (ma se li avete già visti dal vivo lo immaginavate) con tanto di suore denudate e diavolesse provocatrici. Andando oltre il lato scenico, i brani interpretati dalla storica formazione hanno avuto un forte impatto sui presenti. Da segnalare che i Death SS sono stati voluti per l’occasione del concerto Milanese proprio da Tobias Forge (frontman dei Ghost).
Finito il tempo a loro disposizione, si percepisce l’attesa che aumenta sempre più quando un sipario bianco cala sul bordo del palco, mentre da dietro viene preparato il cambio per la band di punta della serata. I Ghost giungono sul palco subito dopo le 21:30, non appena termina l’intro ‘Imperium’. Si vedono i Nameless Ghoul con il combo di chitarre gemelle più il basso che si allineano velocemente davanti alla piccola passerella per poi entrare in scena Papa Emeritus IV. Con ‘Kaisarion’ e ‘Rats’ iniziano le danze.
I Ghost hanno perfezionato la performance musicale dal vivo, prendendo come ispirazione elementi di Alice Cooper e King Diamond/Mercyful Fate e usandoli per ritagliarsi la propria nicchia di spettacolo. Anche se ispirato da tali grandi nomi, lo show dei Ghost è unico e non è la copia di nient’altro, studiato nei minimi dettagli come le scenette dei Nameless Ghoul, in particolare i chitarristi, che discutono come bambini petulanti sul palco, spesso ammoniti dallo stesso Papa, tutto questo per consentire al frontman i molteplici cambi di costume.
Il set prosegue con ‘Faith’, ‘Spillways’ (brano che su disco è cantato insieme a Joe Elliott dei Def Leppard), ‘Cirice’, ‘Hunters Moon’… brani che suscitano reazioni ancora più emotive nella folla… posso dire che sia stata un’esperienza meravigliosa ed emozionante. Ecco arrivare la cover dei Genesis ‘Jesus he knows me’, presente sul nuovo EP uscito da poco e cantata all’unisono dal pubblico insieme a Papa Emeritus IV. Un successo! ‘Call Me Little Sunshine’, anch’essa tratta dal nuovo disco, ci guida attraverso l’ormai classico ‘Year Zero’, con tutto il suo spettacolo pirotecnico che fa seguito a ‘He is’.
Alla fine dell’ultimo ciclo di album dei Ghost, Papa Nihil viene stato ucciso, permettendo così al cardinale Copia di entrare nel ruolo di Papa Emeritus IV. Quindi pensavo che il brano strumentale con il sax di Nihils, ‘Miasma’, non venisse più eseguito nei live. Invece… è stata una sorpresa quando i Ghoul iniziano a suonarla, ma da dove verrà l’elemento sax? Una domanda che presto trova risposta mentre il cadavere di Papa Nihil viene fatto rotolare sul palco in una bara di vetro… Mentre la canzone procede Nihil viene riportato in vita con un defibrillatore finché non resuscita giusto in tempo per il suo assolo!
Verso la fine Tobias Forge chiede al pubblico che se diciamo “SI!” avremo altre tre canzoni in più… e subito si inizia con ‘Kiss The Goat’, seguito da ‘Dance Macabre’ e ‘Square Hammer’, che vengono pompati al massimo tra il delirio della folla. Purtroppo siamo giunti al termine dello spettacolo e subito i fuochi d’artificio accompagnati dalle note di Emmylou Harris che suona ‘Sorrow in the Wind’ come outro.
Nel frattempo i Ghost si mettono in fila per un inchino, prima che Papa Emeritus IV si alzi da solo per ricevere il suo ultimo applauso, vestito con la sua giacca rossa lucida davanti alle alzate del palco e sullo sfondo di vetro colorato, una bella scena conclusiva per una notte magica. Grazie Ghost!
Di seguito alcuni scatti dell’evento:
A cura di Pino Panetta