Wings Of Bea Metalfest 2016: il report dell’evento!
Trasferta piemontese lo scorso 21 Maggio, per assistere a una delle tre serate del Wings Of Bea Metalfest a Santhià, festival che, giunto alla sua quinta edizione, è nato per commemorare la memoria di Bea, giovane ragazza che ha tragicamente perso la vita in un incidente stradale.
Grazie all’impegno dei genitori, nel corso di questi anni la manifestazione si è attestata come uno degli eventi metal più importanti nel calendario delle date primaverili, tanto da diventare una vera e propria macchina per la solidarietà, attraverso l’operato di Maratona Rock e dell’associazione XBea, che ha contribuito, con i proventi ricavati dalla vendita di merchandising, cibo e bevande, ad esempio alla ricostruzione della torre dell’orologio a Finale Emilia, successivamente al terremoto del 2012.
Nomi come Folkstone, Necrodeath, Cadaveria, Destrage e molti altri, durante questi anni hanno calcato il palco del WoB, e non è stata da meno l’edizione appena conclusa, che si è svolta nell’arco di tre giornate, dal 20 al 22 maggio. Sono state davvero molte le band che si sono esibite, a partire dal venerdì che è stato dedicato alle tribute, nello specifico Priest Killers (tributo Judas Priest), Riot Act (tributo Pearl Jam), Mothërhead (tributo Motörhead).
Sabato, giorno in cui siamo stati presenti all’evento, sono state ben nove le band che hanno movimentato la giornata fin dal tardo pomeriggio, in una vera maratona metal che ha visto avvicendarsi sul palco Wolfsinger, Nerodia, Veratrum, Burning Black, Sailing to Nowhere, ArseA, Set in Motion, Spellblast e gli svizzeri Voice of Ruin. Giornata decisamente intensa e calda, fortunatamente il tempo è stato clemente e fino a tarda sera abbiamo potuto goderci tutti i concerti in maniche corte. Indiscussa la qualità dei gruppi, che hanno saputo coinvolgere la gente presente per quasi otto ore di musica. Dall’energia dei Wolfsinger, guidati dalla loro scatenatissima frontwoman, al thrash incalzante dei Nerodia, le coreografie oscure dei Veratrum, con maschere e tuniche, l’headbanging coinvolgente dei Burning Black, e poi i viaggi melodici in cui siamo stati accompagnati dai Sailing To Nowhere, arrivando poi a sera con la “cattiveria” scenica degli ArseA e dei Set In Motion, l’heavy metal dalle tinte “wild west” degli Spellblast concludendo poi con l’energia con cui, dalla Svizzera, si sono presentati i Voice of Ruin.
La domenica invece, protagonisti sono stati Constraint, Hopeless, Forklift Elevator, Nemesis Inferi, Winterage, WOB Metal Crew (jam session di tecnici e volontari del festival), Mr. Riot, 17Crash per concludere in bellezza, in tutti i sensi, con le grandissime Girlschool.
In conclusione, evento grandioso, sia per il suo scopo di solidarietà, sia dal punto di vista musicale, non posso che ringraziare tutto lo staff che ci ha accolti con grandissima disponibilità e a cui auguro il meglio per le edizioni future!
Foto & Report by: Fabry C.
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