I Bunker 66 sono una di quelle band che sin dal primo ascolto hanno rapito la mia attenzione, band a cui mi sono affezionato tantissimo. Oltretutto ho avuto il piacere di incontrare di persona il frontman, Damien Thorne, un paio di volte, dimostrandosi un grandissimo appassionato, oltre che persona gentilissima e fantastica da ogni punto di vista!
Dopo avervi parlato del loro nuovo album ‘Infernö Interceptörs‘, la band, rappresentata per l’occasione dallo stesso Damien, mi ha concesso un pò del suo tempo per poter raccogliere questa gradevole intervista. Ecco dunque il musicista bersagliato dalle nostre domande…
Ciao Damien, siamo molto felici di poterti/vi ospitare tra le nostre pagine. Inizierei chiedendoti di fare un breve riassunto su chi sono i Bunker 66 e come hanno preso vita.
Damien T.: Ciao, il piacere è tutto mio/nostro! I Bunker66 sono solo fondamentalmente tre (cazzoni) nostalgici del buon vecchio metallo che non intendono adeguarsi al metallo moderno e vanno avanti come muli per la impervia strada del metallo old school; il gruppo nasce proprio da questa esigenza di suonare ciò che ascoltiamo e che apprezziamo di più.
Ho ascoltato più volte il vostro album ‘Inferno Interceptor’, molto devoto allo speed/thrash’n’roll di vecchissima scuola (o se vogliamo il brodo primordiale di quello che porterà al Black Metal qualche anno dopo). Di quelli che trovano le proprie radici sonore nei primi anni ottanta nella strada iniziata da band come Venom, Celtic Frost e compagnia lercia, tra gli altri. Cos’ha questo stile musicale che vi attrae così tanto da dedicargli le vostre composizioni? Come mai la scelta di un sound così viscerale?
D.T.: Come spiegavo pocanzi suoniamo esattamente ciò che ci piace e che ci riesce più naturale… Tutti i gruppi che hai citato sono nostre influenze innegabili! Il suono è venuto fuori come naturale conseguenza, abbiamo la fortuna di registrare tutto da noi grazie all’opera di Bone Incinerator (il chitarrista ndA) il quale, oltre ad essere un ottimo chitarrista, è anche un ottimo fonico (e lavora gratis).
Con quale stato d’animo componete i vostri pezzi? E come nasce una vostra canzone? Partecipate tutti alla stesura?
D.T.: La stesura dei brani dipende quasi esclusivamente da come Bone Incinerator ha passato la notte prima; se ha fatto sesso ed è soddisfatto arriva in sala di ottimo umore e comincia a snocciolare riffs della madonna uno dopo l’altro, altrimenti il processo compositivo è più lungo e tortuoso.
In genere si parte da un riff e tutti insieme lo si sviluppa.
Invece dei testi chi se ne occupa? C’è qualcosa che vi preme cantare?
D.T.: I testi in genere vengono dettati dal “mood” della canzone, se il riff è particolarmente spensierato e civettuolo parliamo di sesso e ragazze in carne altrimenti, se il riff è “evil” in genere prendiamo spunto dai filmacci horro di serie Z che tanto ci piacciono, oppure tiriamo fuori dalla naftalina il buon vecchio satanasso che funziona sempre bene. Desekrator (il batterista ndA) è solito buttare giù i titoli delle canzoni e i testi, io poi li adatto alle metriche.
Siete siciliani, quindi provenienti dalla terra degli storici Nuclear Simphony ed Incinerator; oltre la scena mediterranea di Agghiastru e dei suoi Inchiuvatu. Com’è ad oggi l’ambiente “metallico” nella splendida isola? Dall’interno come potete descrivere la situazione?
D.T.: Si, siamo siculi and proud! In realtà la nostra bella terra non offre grandi opportunità da nessun punto di vista, figuriamoci per il metallo! Ci sono tantissime bands siciliane valide, del passato, come Schizo e quelli che hai citato ed attuali, ma gli spazi e le opportunità continuano a mancare…
Diffondere il “verbo” del metallo qui non è semplice ma ci proviamo lo stesso.
Ho avuto il piacere di vedervi dal vivo a Palermo nell’autunno scorso (il live report QUI, ndA) ed ho potuto constatare che emanate un’energia non da poco. Oltretutto, se mi è concesso dirlo, ho riscontrato qualche vaga “somiglianza” estetica di Bone Incinerator con Fenriz dei Darkthrone. Ne convieni o ero io troppo eccitato sotto il palco?
D.T.: Grazie mille, in effetti la dimensione live ci piace moltissimo, è sempre una festa quando possiamo esibirci live, come ti dicevo, le occasioni per suonare dal vivo da noi sono davvero rare quindi quando capitano le affrontiamo con il massimo entusiasmo.
Ahaha, Bone sarà felice di questa somiglianza che hai colto, personalmente gli ho più volte detto che assomiglia molto al suo cane.
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Bone Incinerator |
A proposito di Fenriz, lo stesso vi ha classificati come una delle migliori realtà estreme underground odierne. Oltretutto ho saputo che avete avuto modo di conoscerlo di persona. Che parole ha speso per voi quando vi siete incontrati? Che effetto vi ha fatto vedervi sulla compilation per la quale vi ha selezionati personalmente?
D.T.: Fenriz è stato sempre molto gentile con noi, non possiamo che essergli grati e riconoscenti. E’ una persona molto umile e schiva ma altrettanto spiritosa e simpatica, ci siamo incontrati ad Oslo nel backstage del Bunker 2012 e non abbiamo fatto altro che parlare di musica condendo tutte le frasi con almeno un titolo di una canzone metal famosa! Un grande!
Spendiamo anche qualche parola sul buon split che avete dato alle stampe insieme ai Barbarian; che vi ha portato insieme a questi anche in sede live. Com’è stata questa esperienza?
D.T.: Si, i pezzi dello split li avevamo pronti da tempo, motivi vari hanno allungato parecchio i tempi di uscita ma poi tutto è andato per il meglio quando c’è stata l’opportunità di farlo con i Barbarian, gruppo che apprezzavamo già da tempo. Tra l’altro lo split ci ha dato l’opportunità di fare questo mini tour con loro facendoceli apprezzare, oltre che come musicisti anche come persone, davvero disponibilissimi e molto gentili. Dibe Rulez!
Visto che ci sono, vorrei spendere qualche parola sull’artwork di ‘Inferno Interceptor’, creato da te. Da cosa proviene l’ispirazione? Oltretutto trovo i tuoi lavori molto ben fatti, come anche quello del prima citato split o il design per una delle nuove t-shirts dei Satanika, ad esempio.
D.T.: Ti ringrazio per l’apprezzamento nei confronti dei miei disegni … In pratica disegno da sempre ma non ho mai studiato (come con lo strumento) sono un semplice autodidatta. L’ispirazione viene senza preavviso da un’immagine che mi colpisce o dal fotogramma di un film che ho appena visto, a volte anche da una frase… Per il disegno finito poi sul full lenght ovviamente mi ha ispirato il titolo ed ho cercato di ricreare qualcosa di riconducibile alle atmosfere alla Mad Max o Interceptor.
Il demone utilizzato per le t-shirts dei Satanika dall’amico Cris (che saluto) era un disegno fatto tempo fa nel mio classico stile, molto semplice, in b/n, senza alcun ausilio da parte del pc.
Entrando nei particolari. Chi sono i Bunker 66 nella vita di tutti i giorni? Cosa fate? Che hobbies/passioni avete?
D.T.: I Bunker 66 nella vita di tutti i giorni sono dei tristi e grigi lavoratori, degli ordinari losers che aspettano con ansia il momento del prossimo live o della session in sala prove. Oltre ai normali lavori quotidiani alcuni di noi arrotondano lo stipendio come possono, Bone Incinerator ad esempio fa il doppiatore in film porno gay e Desekrator Of The Altar fa il collaudatore di vagine di lattice presso una famosa ditta del settore.
Sono un divoratore di film horror e commedie americane demenzial/adolescenziali, ovviamente adoro la scuola della commedia scollacciata italiana anni 70/80 (Lino Banfi rulez). Mi piace collezionare, oltre ai dischi, anche giocattoli e retrogames anni 80.
Quali sono le vostre idee e credenze, per quanto riguarda politica e religione? Avete degli idoli?
D.T.: Mmmh… I nostri idoli sono perlopiù musicali e, nel mio caso, calcistici! Politica e religione ho imparato, col tempo a vederli con diffidenza e qualche pregiudizio… Fondamentalmente credo che l’esistenza sia già abbastanza complicata per correre il rischio di complicarla ulteriormente con dogmi e fedi varie.
Di quali album non potresti fare mai a meno? Quali ritieni particolarmente preziosi nella tua collezione privata?
D.T.: Personalmente non potrei fare a meno delle opere prime di Venom, Kiss, Bathory, Metal Church, Motley Crue, Exodus… La lista sarebbe infinita. Accanto a questi metterei anche ‘Galactica’ dei Rockets e una bella raccolta di Alberto Camerini.
Della mia collezione privata vado particolarmente fiero del primo Bathory su Banzai Records, ‘Aske’ di Burzum, prima stampa… diversi lp, rigorosamente prime stampe, di gruppi italiani come Astaroth, Schizo, Gunfire, Vanexa… insomma, un pò di roba la ho.
Avete figli? In caso stanno prendendo anche loro la strada del Metal? Li avete mai portati con voi alle prove, magari per fargli ascoltare un pò di buona musica genuina?
D.T.: Eh, l’unico ammogliato con prole sono io, ne ho due e un terzo in arrivo… (Tantissimi auguri! ndA) in casa on-air c’è solo metal, per cui è stato inevitabile che venissero a contatto con questa musica.
Il più grande apprezza Alice Cooper, quando metto il cd di ‘Trash’ si avvicina subito per ascoltare.
Se un malato di mente che vi intervista per Suoni Distorti Magazine vi chiedesse di associare la vostra musica ad un piatto culinario, che risposta potrebbe ricevere e perchè?
D.T.: Ahah, bella domanda! A parte che in qualità di malato di mente saresti in ottima compagnia con noi, direi che potremmo essere associati ad un piatto semplice ma dal gusto forte… Direi una pizza 4 formaggi con melanzane arrostite, pomodorini di pachino e acciughe salate.
Perchè ‘Bunker 66’? Com’è nato il vostro monicker?
D.T.: Il nome è venuto in mente a Bone Incinerator (evidentemente la notte prima aveva fatto del buon sesso) e ci è parso subito buono anche se originariamente era “Bunker 666” poi, a seguito di un accordo con il maligno, lo abbiamo modificato e il suo significato non può essere svelato, pena l’orrenda fine di noi tutti.
Ci sono band underground italiane che hanno riscosso in particolar modo la tua attenzione? Che suggerimenti ti senti di dare come ascolti musicali?
D.T.: Il panorama italiano è sempre interessante e pieno di proposte valide, mi vengono in mente Barbarian, Noia, Walpurgis Night, Lich, Fangtooth, Morbo, Sign Of The Jackal, Axevyper
Avvicinandoci al termine, non posso non chiederti se puoi anticiparci qualcosa riguardo i prossimi passi della band. State già lavorando a nuove songs? Avete altre date in programma?
D.T.: Come date al momento abbiamo quella del 23/02 a Manduria, al Bike&Rock, assieme ai Mortifier.
Per quanto riguarda i progetti futuri stiamo già lavorando su nuovi pezzi per il prossimo full lenght, abbiamo due brani nuovi completi al momento. Anche il titolo e l’artwork è già stato, grosso modo, definito.
Qual è un vostro buono proposito per questo 2013?
D.T.: Proporre la candidatura di Bone Incinerator a Papa.
Ti/Vi ringrazio immensamente per il tempo che mi avete concesso, cosa che mi ha reso felicissimo, essendo un vostro fan. Vi auguro tutto il meglio nella vita e nella carriera musicale. Concludi come preferisci (accettiamo anche proclami di guerra o dediche d’amore) e spero ci risentiremo e rivedremo presto!
D.T.: Ma grazie a te per lo spazio che hai voluto concederci, speriamo di incontrarci ancora di persona in giro per concerti e complimenti per lo “sbattimento” continuo che fai in nome del metallo.
Per seguire la band:Facebook e MySpace.a cura di Francesco Chiodometallico
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.
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