SATANIKA – Satanik Attack

SATANIKA – Satanik Attack

I Satanika sono una band romana che dalla sua formazione nel 2009 ad oggi si è saputa costruire un buon seguito di fans in giro per l’Europa. Dopo quattro ep, i nostri si ripresentano lo scorso Marzo con il loro primo album intitolato ‘Satanik Attack’. I testi sono molto gore/pornosplatter oltre che anti-clero (ma a questo immagino eravate arrivati tutti).

La proposta musicale, rispetto ai lavori precedenti non si muove di una virgola, vale a dire, uno speed/thrash metal grezzo e primordiale ottantiano con fortissime venature black metal, un pò sulla falsa riga dei tedeschi Desaster. L’apertura del lavoro
viene affidata a ‘Sodomized The Nun’, che, oltre al titolo estremo, è paragonabile ad una ginocchiata allo stomaco. Thrash metal diretto e crudo, senza fronzoli, una partenza tirata che lascia spazio anche a ritmiche mitraglianti, rallentando leggermente nelle parti cantate. Il ritornello è da urlare dietro alla band assolutamente, di fatto immagino già una loro esibizione live come un massacro, sia sonoro che a livello fisico a causa del tremendo pogo che sicuramente si scatenerà.

La voce è gutturale e riverberata. Praticamente sullo stile ottantiano, ne più ne meno. Segue ‘Atomic Curse’, dove un introduzione cadenzata vi tiene calmi per qualche secondo prima dell’attacco letale ed in questo caso direi anche atomico. Ma è in tutto l’album che non c’è via di scampo per l’ascoltatore, una violenza carnale ai vostri padiglioni auricolari (in senso buono s’intende), dove i romani palesano la loro passione per lo speed/thrash degli albori, con inflessioni di matrice black nordico, come appunto detto poco fa. Di fatto, durante l’ascolto di Satanik Attack, ho riscontrato influenze provenienti da band del calibro di Venom, i prima citati Desaster,i Destruction,gli Slayer, i Bathory, i Darkthrone e compagnia estrema della vecchia guardia. ‘Evil Sex Commando’ continua il cammino, con ottimi riff, anche se è in tutto l’album la chitarra di Barren riesce a sfoderare ottimi riff, avvolgenti e nello stesso tempo granitici e taglienti come rasoi affilatissimi. Il pezzo racchiude tirate black da paura ed un cantato, come negli altri del resto, che fa venire in mente l’idea che sia un demone a cantare e non il marcio e psicotico (senza offesa eh?) Pervertor.

Momenti un pò più cadenzati e forse più ragionati su ‘Morbid Priest’, con un alone mistico che ricorda non poco i già citati Darkthrone nelle parti più sparate. Ragazzi questi Satanika fanno davvero male, e se li ascolterete a volume massimo come ho fatto io ( e come suggerisce la band nel retro copertina) rischierà di crollarvi il tetto addosso! La cosa che più ammiro della band, oltre la bravura, è la stragrande attitudine, sembrano veramente provenire dagli eighties in tutto e per tutto. Ovviamente per il genere è inteso che non c’è l’ombra di innovazione o personalizzazione in alcun modo, ma vorrei vedere se qualsiasi metalhead che inserirà questo bell’album nel proprio lettore riuscirà a toglierlo dopo il primo ascolto, io credo che lo lascerete girare per un bel pò! Magari inserendolo nei vostri ascolti, tra i mostri sacri del genere! ‘Razor Maniac’ continua la distruzione sonora e la diffusione di una marcia e pervertita essenza dentro la vostra mente, seguita da ‘Fetish Bitch Kult’. Questo abbastanza cadenzato, ma senza perdere forza in pesantezza e grezzume. Ah ovviamente scordatevi, o quasi gli assoli di chitarra, in questo cd viene tolto loro spazio a favore però di riff spacca sassi, come dettovi pocansi.

‘Witch From The Grave’ continua con martellamenti di doppia cassa, ed a questo punto un plauso va fatto anche al lavoro dietro le pelli che non perde un colpo e mantiene la base ritmica come un panzer in fase d’attacco durante una guerra, si perchè il cd è una guerra sonora senza pause. ‘Mutillator’ ha una doppia cassa tritatutto che accompagna dei riff molto vorticosi dove si staglia la voce infernale del frontman, oltre ad alcuni riff di Slayer-iana memoria nelle parti più “rallentate”. Affascinante come un album per certi aspetti elementare e minimale come questo riesca a mietere così tante vittime già solo con un primo ascolto, oltre che farvi risvegliare istinti omicidi e violenti. Mi fa piacere anche ascoltare una band con così tanta attitudine thrash come oggi quasi non se ne trovano più!

Conclude il lavoro ‘Brain Damage’, e titolo più idoneo come conclusione i nostri non potevano trovare, sia per i danni che vi porterà il pezzo in se, che l’ascoltarlo dopo tutto il resto dell’album. Una violenza grezza e primitiva senza alcuno scrupolo! Ragazzi, nonostante la band non offra nulla di originale, e nemmeno è nelle loro intenzioni farlo, Satanik Attack è un album che vi consiglio fortemente. Se amate il metal estremo rude e malato come quello che girava tre decenni fa dovete procurarvi assolutamente l’album, e visto che ci siete cercate di recuperare anche gli ep precedenti della band! Ah vi segnalo anche che l’album è disponibile in vinile (33giri) con un art work diverso, oltre che in Vinyl Splatter in edizione limitata!

A cura di Francesco ChiodoMetallico
  • Band: Satanika
  • Titolo: Satanik Attak
  • Anno: 2011
  • Etichetta: Austral Holocaust Production
  • Genere: Speed/Thrash/Black Metal
  • Nazione: Italia
Tracklist:
  1. Sodomize the Nun
  2. Atomic Curse 
  3. The Evil Sex Commando 
  4. Morbid Priest 
  5. Razor Maniac 
  6. Fetish Bitch Kult 
  7. Witch From the Grave 
  8. Mutilator 
  9. Brain Damage