SAILING TO NOWHERE + ELEGY OF MADNESS + EREGION al Legend Club (MI) il live report

SAILING TO NOWHERE + ELEGY OF MADNESS + EREGION al Legend Club (MI) il live report

Rieccoci al Legend Club di Milano per un’altra entusiasmante serata targata #ILLEGENDSIETEVOI festival, dove direttamente da Roma è approdato il veliero dei Sailing To Nowhere, pronti a raccontare le loro fantastiche avventure a suon di power metal. In questo viaggio sono accompagnati dagli Eregion e dagli Elegy Of Madness, che daranno fuoco alle polveri intrattenendo il pubblico assetato di metallo.

Si apre il sipario con gli Eregion, band piemontese fondata dal chitarrista Giorgio Colbacchini nel 2012 con all’attivo l’ultimo disco “Age Of Heroes” del 2019. Senza indugi partono con “Wings Of Eagle” dando alla serata una spinta power. La band mostra subito una forte carica energica che attira il pubblico, non da meno il loro sound composto da un’aggressiva sezione rimica dettata da Gianluca De Lotto e Giorgio Colbacchini alle chitarre con l’intreccio di sferzanti assoli, profonde linee di basso si susseguono ad opera di Stefano Roncarolo che momentaneamente sostituisce Silvio Brusa per motivi di salute. Andrea “Blackhawk” Muscarello scarica tutta la sua potenza alla batteria, mentre alle parti vocali abbiamo la new entry Dario Fontanna dal timbro ben marcato accompagnato da Letiziamaria Gatti dalla voce dolce e soave, la quale ben si destreggia al violino conferendo al sound un tocco folk melodico. I pezzi proposti dal nuovo disco riscuotono buon successo e anche “Vinland” tratto dal debut album “Lord Of War” del 2014, tra i membri c’è una buona sinergia e l’interazione con il pubblico non manca mai, tutto ciò fa crescere l’entusiasmo sino alla conclusiva “Hermod The Brave”. Gli Eregion grazie a questa esibizione breve ma intensa, hanno sicuramente conquistato i presenti e raccogliendo meritati applausi possono lasciare il palco a testa alta.

Setlist:
Wings Of Eagle

I hel
Ascalon (Seige And Demise)
The Stolen Hammer
Vinland
Hermod The Brave

Ora passiamo la parola agli Elegy Of Madness fondati dal chitarrista Tony Tomasicchio nel 2006 dopo lo scioglimento dei Ragion Pura, forti della pubblicazione del quarto disco “Invisible World” uscito l’anno scorso. Con loro si cambia registro passando al symphonic metal, esordendo con “Apokalipsis” ci trascinano nella loro dimensione dove la pesantezza del metal si fonde con soffici melodie, ascoltando i vari pezzi emergono riff accattivanti sprigionati dalle sei corde di Tony Tomasicchio e Marco Monno, oltre alle tenui armonie che si sposano con le melodie di tastiera e cello create da Luca Basile, il quale ha introdotto in giusta dose delle sonorità elettroniche rendendo il sound più moderno ma dato che ha lasciato la band sono state riprodotte in base. La ritmica è consolidata dalle pulsanti linee dia basso a cura di Larry Ozen, mentre Francesco Caputo dietro alle pelli sostiene il ritmo calibrando la sua forza in base alla cadenza del pezzo, infine il filo conduttore è la limpida voce della frontwoman Anja Irull ma talvolta prende parte anche il growl di Tony. Nel corso degli anni la line-up ha subìto dei cambiamenti, ma attualmente tutti i membri sono in buona sintonia e tenuta di palco, dalla discografia hanno eseguito pezzi solo dall’ultimo lavoro e dal penultimo “New Era” del 2017, complessivamente sono stati apprezzati e una volta terminata “Lunacy” anche la band di Taranto può lasciare degnamente lo stage, in attesa dell’arrivo degli headliner.

Setlist:
Apokalipsis

Egodemon
Believe
Aegis Of Light
New Era
Apnoea
The Rise Of Sirious
Fil Rouge
Invisible World
Es
Kore
Day One
Lunacy

Siamo giunti al piatto forte della serata e il pubblico è ben riscaldato per accogliere i tanto attesi Sailing To Nowhere, quando la nave attracca la ciurma di musicisti prende posizione irrompendo con “Scream Of The World”. Da sottocoperta compaiono il capitano Marco Palazzi e la sua fedele spalla Sara Tiezzi, accolti calorosamente dai fan i nostri pirati perfettamente agghindati e truccati ci proiettano immediatamente nel vivo dello show. Si alza il vento e le placide acque diventano burrascose, per effetto dei tempestosi riff e vorticosi assoli propagati dai chitarristi Andrea Lanzillo e Francesco Ciancio, mentre le forti correnti Carlo Cruciani al basso risalgono dalle profondità. Come per le precedenti band anche per loro manca un componente, si tratta del batterista Giovanni Noè che purtroppo non ha potuto partecipare, ma al suo posto è stato chiamato come sostituto oltre che amico David Folchitto, un batterista la cui fama lo precede in quanto militante nei Prophilax, Stormlord, Kaledon e molti altri ed ex Flesgod Apocalypse (live), che come sempre si dimostra una macchina da guerra e le sue tonanti piatti, pelli e grancassa generano onde anomale. I fan entusiasti sono totalmente in balia di questo mare melodic power metal, dominato dalla vocalità di Marco pulita e di grande estensione sia nei toni bassi che alti, mentre quella di Sara è delicata e squillante in un susseguirsi di parti singole e duetti. Col procedere dell’esibizione l’entusiasmo cresce, grazie anche alla loro presenza scenica e potere di coinvolgimento, far cantare i ritornelli, battere le mani a tempo e salt….. ah già è ancora vietato! Inoltre è evidente che la line-up si è ben stabilizzata e sul palco si sentono a propio agio, affiancandosi a vicenda con un forte spirito di squadra. Non avendo molto tempo a disposizione danno un po’ più di spazio all’ultimo disco “Lost In Time” del 2017, mentre gli altri brani sono tratti dal debut album “To The Unknow” del 2015 come l’omonima “Sailing To Nowhere” con la quale chiudono il set, ma vista l’insistente richiesta da parte dei fan concedono un bis riproponendo “Scream Of The World”. I nostri pirati romani hanno senza dubbio conquistato il Legend Club grazie ad una peformance di altissimo livello sotto tuti gli aspetti, mentre i fan li riempiono di applausi salpano sul veliero ringraziando, spiegano le vele e ripartono per un’altra fantastica avventura.

Un’altra serata si è svolta nel migliore dei modi, tutte le band hanno dato anima e corpo per dare al pubblico un grande show, raggiungendo pienamente l’obiettivo per cui si meritano tanti complimenti. Un sincero grazie a Filippo Puliafito e al suo staff per l’impegno nell’organizzare l’evento, sperando di vederne tanti altri futuri e soprattutto senza norme restrittive anti-covid. Alla prossima!

Setlist:
Scream Of The World

Ghost City
Fallen Angel
No Dreams In My Night
Apocalypse
Suffering In Silence
New Life
Fight For Your Dreams
Sailing To Nowhere
Scream Of The World (bis)