ROB HALFORD racconta: “non avrei mai voluto lasciare i JUDAS PRIEST”

ROB HALFORD racconta: “non avrei mai voluto lasciare i JUDAS PRIEST”

In una nuovissima intervista con il francese Heavy1, Rob Halford ha parlato della sua decisione di lasciare i Judas Priest nel 1992, prima di andare a registrare e in tour con l’aggressivo gruppo metal Fight e il progetto industriale 2WO, per poi tornare al metal tradizionale con l’omonima band Halford nel 2000 e successivamente il ritorno nei Priest del 2003.

Alla domanda se fosse importante per lui spiegare la sua versione della storia nella sua autobiografia, ‘Confess’, pubblicata lo scorso anno (il libro in italiano lo trovate Qui!), Halford ha detto: <<Io penso che sia importante, sì. Ci sono molti libri non autorizzati sui Judas Priest, e sono tutti costituiti da piccoli bocconcini di pettegolezzi e informazioni o interviste rimaneggiate da altre riviste. Se vuoi la verità, vai alla fonte.>>

Rob continua: <<Mai in un milione di anni avrei voluto lasciare – andarmene formalmente dai Judas Priest. È stato davvero un guasto alla comunicazione. Artisti, musicisti, siamo persone super sensibili. Mio Dio, la più piccola cosa può farci reagire negativamente. E questo ha solo respinto l’istinto emotivo sensibile artistico. Quindi ho pensato che questa fosse un’opportunità solo per cercare di spiegare cosa è realmente accaduto. E sembra folle che siano dovuti passare 10 anni. Ma come ho detto nel libro, alcune di queste cose non provenivano da me; proveniva da luoghi diversi. E quindi anche solo mettere le cose in chiaro, penso, fosse importante.>>

Halford ha parlato in precedenza della sua uscita dai Judas Priest durante un’intervista del settembre 2020 con Chris Warburton di BBC Sounds. All’epoca disse: <<Ero in un posto diverso lì professionalmente, soprattutto associato ad alcuni dei legami d’affari che avevo in quel momento. Abbiamo finito quel glorioso tour mondiale di ‘Painkiller’, che è stato un vero e proprio slog. Tutti questi tour che facciamo sono incredibilmente lunghi e faticosi, ma lo facciamo perché ci piace farlo; ci piace vedere i nostri fans in tutto il mondo. Ma prima del tour di ‘Painkiller’, avevamo attraversato un momento davvero davvero difficile con il processo Reno – (riferendosi al famigerato processo del 1990 in cui Piest furono accusati di inserire messaggi subliminali nella loro musica) – quindi abbiamo avuto quel modo di filtrare dietro di noi mentre andavamo avanti con questo incredibile disco e tour.>>

<<Il senno di poi, chiamalo come vuoi, avremmo dovuto dire, o avrei dovuto dire, alla fine di quel tour di ‘Painkiller’, “Ragazzi, me ne vado per un paio d’anni e mi rilasso e forse faccio un pò di altre cose”; ma non è andata così. Siamo appena caduti in questo terribile problema di comunicazione. Le band sono come le famiglie: cadi anche nella tua famiglia. Ci sono voluti circa 10 anni per ripararlo, in particolare da parte mia. Ma eccoci. Almeno sono stato in grado di tirare fuori dal mio sistema le cose che stavo cercando come musicista. Ho passato dei bei momenti con i Fight, con il progetto 2WO e con il mio omonimo progetto Halford. Tutto mi ha riportato al luogo in cui ero destinato a essere un musicista, cioè con i Judas Priest.>>

Attualmente i Judas Priest stanno lavorando al nuovo album!

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