RECKLESS LOVE – Animal Attraction

RECKLESS LOVE – Animal Attraction

Tempo fa vi parlai dei Reckless Love in occasione di ‘Hot’, il loro singolo che anticipava l’album che oggi recensisco. La band che vede tra le sue fila l’ottimo vocalist dei Crashdiet è riuscita ad attrarrè a se moltissimi fans tramite l’Ep ‘Speed Princes’ del 2006 e l’omonimo e buon album dello scorso 2010 e da allora sino a questo loro nuovo e secondo album ‘Animal Attraction’ i nostri hanno rilasciato due singoli.

L’apertura viene lasciata in mano alla title track ‘Animal Attraction’ con forte influenza tratta dai lavori dei Def Leppard degli anni novanta. Riff avvolgenti ed ammiccanti ed un ritornello molto ben riuscito. Seppur la band non fa nulla per essere incisiva in originalità riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore in modo del tutto piacevole. ‘Speedin’ svolta in tempi più accelerati, con una melodia davvero pomposa ed accattivante, un pezzo attraente da ogni punto di vista dove a far bellissima figura, e non solo qui, è il guitar work del buon Pepe, oltre al resto della band. State certi che l’ascolto del pezzo sarà tra i più ripetuti che farete! L’atmosfera ottantiana contenuta in questo album è qualcosa di magico, ma ripeto, appunto nulla viene innovato o personalizzato da album simili degli eighties.

Alla fine tutto quello che il genere richiede è stato utilizzato, ed anche bene, vedasi i cori inseriti in ritornelli incalzanti e ruffianissimi. Segue uno dei migliori momenti del lotto con ‘Born To Break You Heart’, grande stile e melodie un pò più ragionate. Bello anche l’assolo racchiuso nella seconda metà del pezzo, seppur breve, dove un rallentamento molto soffice lascia ancor più spazio all’ottima performance vocale di Olli. La produzione è praticamente perfetta, senza neanche una minima pecca. Un sound molto pulito e cristallino, ma non per questo finto e plastificato, che riesce a far godere in pieno di tutto il lavoro.

Buona anche la base ritmica, che accompagna ottimamente gli altri componenti che non fa un passo falso in tutta la durata dell’album. ‘Hot’, singolo d’anticipazione di cui vi parlai nella scorsa recensione dei Reckless Love, è un mix di stili tra i Bon Jovi ed i Van Halen, senza però lo charme dei primi, ne la spettacolarità dei secondi. Ma sono sicuro che il ritornello estremamente radiofonico vi si stamperà in mente sin dal primo ascolto. Diciamo molto in linea con le classiche hits estive (non detto per screditare ovviamente). Momento morbido con ‘Fantasy’, una ballad davvero coinvolgente ed emozionante, dove cori soft ed una melodia dolce e molto pop si fondono con una costante base ritmica ed un azzeccatissimo e fantastico guitar work. Un plauso va anche fatto ad un ispiratissimo Olli dietro il microfono.

Ovviamente, ripeto, nulla di nuovo, ma proposto con stile, gran bravura e preziosissima attitudine ottantiana, in tutto e per tutto! ‘Dirty Dreams’ praticamente è la copia di ‘(I Just) Died in Your Arms’ un famoso pezzo ottantiano dei Cutting Crew, una band pop inglese. Inflessioni leggermente “elettronizzate” su ‘Dance’ un semplicissimo pezzo da classifica mondiale, ne più, ne meno. Situazioni in up tempos, melodie idonee al programma ‘Top Of The Pop’ ed inflessioni vagamente  Disco anni ottanta. Praticamente pezzi adatti al mercato su larga scala ed estremamente ruffiani, ma ben riusciti, e questo farà lla fortuna della band. Si ritorna in territori più aggressivi e cazzuti con ‘Fight’, dove una melodia avvolgente ed ottimi muri costruiti dai riff di chitarra riescono a rendere partecipe l’ascoltatore, inoltre da citare gli assoli molto grintosi ed antemici.

Un altro pezzo da sollevare tra i migliori momenti dell’album. ‘Switchblade Babe’ ricorda molto i Van Halen della seconda metà di carriera, con ottimi cori tosti e tutto quello che serve ad una canzone per attrarre a se gli ascoltatori, dove ancora una volta Pepe non si risparmia alla chitarra, oltre al buon drumming articolato di Maxx estremamente coordinato al basso di Jalle, quest’ultimo utilizzato molto in stile con i Survivor. Più massiccia e cattiva ‘On The Radio’ dove a far da padrona è una grande influenza presa dai Bon Jovi, forse troppa, con ottimi ritornelli e cori perfetti, ma proprio nulla di personale.

La finale ‘Coconuts’ è un pezzo che ho trovato prettamente riempitivo e sinceramente stupido, seppur la band dimostri la sua bravura, ma nulla di che sinceramente, anche se vi siano tutte le caratteristiche fin’ora descritte nel resto dell’album. A tal proposito ci tengo anche a citare alcune influenze presa dai Poison sparse un pò ovunque, seppur con le dovute differenze, non confondiamo il cacao con il caffè (come si suol dire). Se abitate fuori dal Regno Unito la track list finirebbe qui. Se invece acquistate l’album in “UK verison” troverete la bonus track ‘Young’n’Crazy’, con unna batteria bella pompata che accompagna un pezzo antemico ed estremamente attraente, con cori davvero festaioli. Peccato la band abbia limitato il pezzo solo alla citata nazione.

a cura di Francesco ChiodoMetallico

  • Band: Reckless Love
  • Titolo: Animal Attraction
  • Anno: 2011
  • Etichetta: Spinefarm Records
  • Genere: Rock Pop/Aor/Hair Metal
  • Nazione: Finlandia

Tracklist:
1- Animal Attraction
2- Speedin’
3- Born To Break Your Heart
4- Hot
5- Fantasy
6- Dirty Dreams
7- Dance
8- Fight
9- Switchblade Babe
10- On The Radio
11- Coconuts
12- Young ‘N’ Crazy (Bonus Track only for UK)