MAURIZIO SOLIERI – Volume 1

MAURIZIO SOLIERI – Volume 1

Come ho premesso altre volte, non mi piacciono in genere gli album di chitarristi che prima di essere tali, non siano anche degli ottimi songwriters, citando il buon Solieri proprio come esempio.  Certo perché Maurizio oltre ad essere un gran bravo chitarrista ha scritto una quantità enorme di brani, parecchi dei quali dal successo notevole: ‘Canzone’, ‘Dormi Dormi’, ‘C’è chi dice no’, ‘Ridere di te’, ‘Lo Show’, presenti negli album di Vasco Rossi, alcuni suoi assoli sono quelli che il pubblico canta durante i concerti: ‘Albachiara’, ‘Ogni volta’, ‘Liberi Liberi’, segno innegabile che il chitarrista in questione ha un notevole senso melodico.

‘Volume 1’ è il titolo del suo ultimo album, risalente ad un paio di anni fa: l’ho comprato e ho messo nel mio telefono tuttofare (tranne il caffè) i primi tre brani ascoltando solo quelli, poi proprio in questi giorni ho schiaffato tutto l’album nel telefono in occasione di un viaggio, l’ho ascoltato…. per tutto il viaggio!!!
L’avessi fatto prima…

‘Volume 1’ è un titolo dal doppio significato: il primo è ironico, “Volume 1” come “Led Zeppelin 1”, “Van Halen 1”, insomma Maurizio, si prende in giro da solo, paragonandosi alle grandi rock band;  il secondo significato, che è quello più reale, è che questo è il suo primo album da solista; dopo aver suonato in tutti gli album storici di Vasco Rossi, fino a ‘Gli Spari Sopra’, dopo gli album della Steve Rogers Band (quattro album, più uno recente dal vivo), dopo due progetti “Class” e Proce & Solieri, dove in ogni caso la regia è la sua.

E’ la prima volta che si mette in discussione direttamente: chiama alcuni musicisti/amici di fiducia (Adriano Molinari alla batteria, Mimmo Camporeale alle tastiere, Michele Luppi ai testi ed alla voce, più altri ospiti), si rinchiude in uno studio vicino casa sua e si mette al lavoro, producendo un album notevole, composto di alcuni brani musicali ed alcuni cantati rigorosamente in inglese.

‘Who’s at Your Door’ gli Who sono dietro la tua porta!! Questo è il vero significato del primo brano, in effetti il brano si apre con un riff che ricorda vagamente il modo di suonare di Pete Townshend, poi si evolve con un riff ed un sound che sembra uscito da un disco degli Aerosmith…

Potente, portentoso, con un suono notevole, dove i riff e gli assoli di chitarra si alternano ai riff all’organo dell’ottimo Camporeale. ‘Twisting Your Soul’ primo brano cantato, dal riff poderoso, cantato da Maurizio!! Scopriamo la voce… calda, sembra un cantante vero… il brano è notevole.
‘Money’ stessa cosa del brano precedente; vorrei fare dei paragoni con vari artisti/band, ma il nostro Maurizio li raccoglie tutti, senza scadere nella scopiazzature: dai riff a mò di Ac/Dc o Aerosmith, ai fraseggi tipici di Clapton (suo figlio si chiama Eric) o Gary Moore.

‘Blues in B minor’ parli di Clapton o Moore ed ecco spuntare le corna, struggente la chitarra su questo blues dalla forma atipica. Bellissimo anche il solo di organo, morbido, poteva uscire tranquillamente da un disco di Santana.
‘Endless Lover’ riecco il riffone e la capacità di Solieri di avere il rock nel DNA, anche perché non ci scordiamo che lui è contemporaneo ai vari Aerosmith, Ac/Dc, o altro rock di fine 70, inizi 80, sviluppando un modo di suonare simile, ma mai copiato da questi grandi artisti. I suoi punti di riferimento, sono stati i Beatles e gli Stones, gli Who, Clapton e i Cream, i Led Zeppelin, insomma quelli della generazione degli anni 60/70.

‘Ordinary Man’ una bella sorpresa e si perché si pensa sempre a Solieri di uno con la chitarra a manetta e l’acustica? Ascoltatevi questo brano… poi ovviamente si evolve e il chitarrone arriva, molto bello anche il testo!
‘I Need You so Babe’ bel riff, chitarra da un bel suono sporco, poteva essere cantata, ma la lirica melodica è affidata alla chitarra elettrica. ‘Every Little Thing’ questo brano è un vero capolavoro… chitarra acustica e melodia della madonna!

‘Save the World’, canzone che poteva trovarsi tranquillamente su un album dei Green Day, Maurizio è sempre attento alle nuove tendenze comprando molta musica. ‘Please Believe Me’; ecco la ballad che in un album come questo viene solitamente messo come terzo pezzo, segno evidente che Solieri non ha composto un solo brano del suo album come “riempitivo” ritenendo che il lentone potesse stare anche come ultimo brano!

Che dire? Un album eccezionale che potrebbe stare tranquillamente in un negozio nello scaffale riservato al rock internazionale, insieme a Ac/Dc, Aerosmith, Brian Adams, Tina Turner… rock di questo tipo.
Maurizio è uno che i dischi li sa fare, che ha fatto dischi veri, quelli che si suonavano dall’inizio alla fine, senza copia/incolla o marchingegni computerizzati e questo si sente; dischi col cuore, con gli amplificatori e i microfoni, lavori che il tasto della registrazione non si spingeva mai per caso.

Del resto ha introdotto il rock internazionale nella musica italiana, cosa che anche i suoi detrattori sono costretti a riconoscere, prendendo a prestito i riff dei grandi del rock ed inserendoli nelle canzoni di Vasco.

Prima di lui non c’erano qui da noi esempi da imitare, ha svolto un lavoro di artigianato, di creazione.
Si, c’erano Nico Di Palo, Ricky Portera, Ivan Graziani, ma Solieri ha avuto forse una possibilità in più dato che la musica che suonavano con Vasco voleva essere rock a tutti i costi. Enrico Ciacci ha portato il rock’n’roll, Maurizio Solieri il rock.
Consiglio questo album a tutti gli amanti del rock tradizionale, ai chitarristi che lo conoscono poco ed agli amanti della buona musica. I brani sono tutti validi, si ascoltano tranquillamente senza pesantezze.

a cura di Nicola Di Già

Artista: Maurizio Solieri
Titolo: Volume 1
Anno: 2010
Etichetta: Ala Bianca/Warner
Genere: Rock Melodico/Hard Rock/Blues
Nazione: Italia
Tracklist:

1. Who’s at Your Door
2. Twisting Your Soul
3. Money
4. Blues in B minor
5. Endless Lover
6. Ordinary Man
7. I Need You so, Babe
8. Every Little Thing
9. Save the World
10. Please, Believe Me

Lineup:
Maurizio Solieri – voce, chitarre e basso
Mimmo Camporeale – tastiere
Adriano Molinari – batteria
Guest:
Michele Luppi – voce
Andrea Innesto – sassofono
Luca Bignardi – basso
Daniele Tedeschi – batteria
Beppe Leoncini – batteria