KRIEG – Dead Sound Walking

KRIEG – Dead Sound Walking

I Krieg nascono nella provincia di Milano nel 2005 dall’incontro dei fratelli Gscheidel e Walter Valli.

Dopo aver completato la formazione con l’ingresso in formazione di Gaetano Isaia, i nostri compongono alcuni pezzi, forti di un possente sound diretto e senza compromesso.
Dopo anni di tanto lavoro e forti di una buona tecnica, derivata da professionali studi musicali, viene dato alle stampe questo ‘Dead Sound Walking’, messo in circolazione tramite la Necrotorture.

Il genere proposto dalla band è un massiccio thrash metal tecnico e moderno contaminato in molti punti dal death ed alcune influenze fortemente palpabili tratte da band come Machine Head, Testament ed in alcuni punti dai Pantera.
Da sottolineare l’ottima produzione, senza alcuna pecca, a cura di Glenn Fricker presso i suoi Spectresound Studios in Canada; un sound potente e massiccio. Inoltre il mastering è stato affidato niente poco di meno che a James Murphy (si proprio lui, Death, Testament, Obituary).

Il risultato di tanto dispiego di forze è un lavoro che riesce a dirigersi direttamente verso l’ascoltatore, colpendolo in pieno volto e travolgerlo violentemente.
 E’ notevole l’affiatamento tra i musicisti, ottimamente coordinati e ben preparati, una tecnica davvero notevole. Un concentrato di riff assassini ed “in your face”, così come la base ritmica che regge bene per tutta la durata del lavoro.

L’inizio morboso come quello di ‘Skin Seller’ farà proseliti, seguito da una situazione lenta ed atmosferica, che giunge poco dopo all’attacco frontale.
Verrete travolti dalla partenza vorticosa di ‘Black Book’, dove si fa marcata la vena death, con alcuni bei cambi e giochetti dietro le pelli, accompagnata da chitarre monolitiche e scattanti.
Da annoverare tra i migliori capitoli anche ‘Unfaithfull’, dove in tempi trattenuti si muovono le chitarre ed il basso in maniera decisa, aggredendo piacevolmente chi ascolta.
Il cantato è molto incazzato, seppur ci siano parti, durante tutto l’ascolto, che non convincono pienamente, ma da sottolineare il buon utilizzo anche nel passaggio da growls urlanti e potenti a parti clean, come in ‘God That Could’, un pezzo che si muove tra mid tempos convincenti e passaggi melodici ed acustici.
Niente da ridire, dunque, sulla tecnica adottata da ogni musicista, che palesa dei ragazzi in ottima forma, come detto prima, forti anche di una notevole attitudine.

Cosa non va in questo ‘Dead Sound Walking’?
Semplicemente viene messa troppo in primo piano la compressa violenza nelle composizioni, non che a noi metalheads non piaccia questa, ma forse qualche momento più di passaggio tra un’onda d’urto e l’altra avrebbe reso il lavoro un pò più arieggiato e “aperto”, sonoricamente parlando, inteso come un lieve ragionamento in più nelle composizioni, poichè i momenti melodici sono presenti.
Ma il lavoro è monolitico però in alcuni punti si avvicina alla “monocromìa”, risultando un pò stantìo in alcuni momenti, dove si arriva ad alcune parti dove si sfiora la noia.
E che ciò non tolga valore a quanto detto fin’ora sui musicisti, sia chiaro, oltretutto non tutti i pezzi vanno visti in quest’ottica. Ma, secondo me, ragionare un pò di più su alcune delle tracce presenti, avrebbe giovato sia alla band che in chi ascolta.

Questo non vuoldire che l’album sia un’albumetto da quattro soldi, anzi, gli amanti di certe sonorità estreme, come dettovi prima, troveranno del pane per i loro denti.
Essendo un primo lavoro, dove i nostri partono con i passi giusti ed interessanti, potrebbe anche andare bene così, ovviamente attendendo con piacere il prossimo lavoro più maturo. E viste certe premesse, c’è da attendersi un ottimo lavoro se i nostri sapranno muoversi bene.

Esito comunque positivo, per quel che mi riguarda, un esordio abbastanza buono, sperando di vederli presto in sede live, poichè sono convinto che sarà lì che i Krieg demoliranno principalmente i kids!

a cura di Francesco ChiodoMetallico
Band: Krieg
Titolo: Dead Sound Walking
Anno: 2011
Etichetta: Nessuna
Genere: Thrash/Death Metal
Nazione: Italia
Tracklist:

1- Sexess
2- Skin Seller
3- Unfaithful
4- Second Line
5- After The Sin
6- Divination
7- Black Book
8- Immortality
9- God That Could
10- Dark Art
11- Cult

Lineup:

Cristian Gscheidel – voce e basso
Friedrich Gscheidel – chitarra
Gaetano Isaia – chitarra
Walter Valli – batteria

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