Intervista ai Ghost Booster

Intervista ai Ghost Booster

Tra le giovani realtà italiane, ho avuto modo di conoscere i cosentini Ghost Booster, band che con il loro cd d’esordio è riuscita a trovare consensi da critica e pubblico.
Dopo averlo ascoltato, ho avuto il piacere di portarli alla vostra attenzione. Ecco quindi la band sotto i miei riflettori per voi…

Ciao ragazzi e ben venuti su Suoni Distorti Magazine. Inizierei invitandovi a presentare la band ai miei seguaci…..
Ciao Francesco, ti ringraziamo per l’opportunità di presentarci attraverso questa intervista, noi siamo i Ghost Booster, siamo una band di Cosenza in attività da circa 2 anni.
Siamo 5 ragazzi: Paolo, Luigi, Piergiorgio, Giuseppe e Gualtiero, a cui piace fare musica metal sperimentando un po’ tutte le influenze che contraddistinguono la nostra cultura musicale metal e non…e cazzeggiare allegramente Ahahahah!.
Ci definiamo ironicamente “booh metal” in quanto non sappiamo dare un’inquadratura precisa al nostro genere, infatti quando ci domandano “Ragazzi che genere suonate?” noi simpaticamente rispondiamo “buu” e da questo…il booh metal.

Chi ha scelto il moniker della band. Cosa rappresenta per voi questo fantasma dietro al quale proponete la vostra musica?
Il moniker è stato scelto dal nostro cantante Paolo, alle tre del mattino quindi la lucidità era abbastanza precaria, pensando a un nome che potesse racchiudere ciò che volevamo esprimere.
Ah, ci teniamo a precisare che, nonostante tutti continuino a chiamarci Blockbuster, Ghostbuster ecc. ecc. il nostro nome non c’entra un cazzo col film.

Il “ghost booster” vuole essere una roba indefinita che racchiuda potenza (booster) ma che allo stesso tempo rimanga celata proprio nella figura del fantasma (ghost).

A proposito di musica….. Alcuni di voi provengono da classiche cover band. Una dove facevate pezzi dei Maiden e l’altra dei Metallica.
Ad oggi, grazie anche ad una crescita tecnico-compositiva, siete arrivati a creare pezzi molto variegati, una miscela di più generi ben amalgamati. Una scelta coraggiosa ma dall’esito valido. Da dov’è nato tutto?

Tutto nasce all’università, l’UNICAL, tra Paolo e Luigi che, dopo le loro precedenti cover-esperienze, decidono di intraprendere un percorso musicale che veda all’opera cinque diversi stili tutti combinati per creare qualcosa di innovativo e forse mai sentito dalle nostre parti.
Sapevamo che la scelta fosse rischiosa e azzardata ma abbiamo voluto provarci lo stesso, sapevamo che ne sarebbe uscito un buon lavoro o in alternativa una grande cagata Ahahahahah!. 

Al momento, la critica, propende per il buon lavoro.

A questo punto tiriamo in ballo il vostro primo lavoro ‘Glass World’ dato alle stampe l’appena concluso 2011. Cosa si cela dietro questo “mondo di vetro”? Come sono avvenuti i processi di composizione riguardo a musica e testi?
‘Glass World’ nasce dopo oltre un anno di fatica, sacrifici e problemi vari.
Abbiamo avuto un cambio di formazione alla batteria che ci ha rallentati un po’ ma siamo riusciti a ripartire alla grande, sicuramente meglio di prima.
Nel titolo è racchiuso tutto il nostro pensiero, la fragilità che noi osserviamo nel mondo circostante, tutto tradotto in musica, testi e cattiveria.
I testi sono stati scritti interamente da Paolo (dovrà pure fare qualcosa Ahahah!) e si basano tutte su esperienze personali o comunque di ciò che noi tutti viviamo ogni giorno, le musiche sono state create dalla band nel suo complesso e cercano di variare di canzone in canzone anche in relazione ai testi e a ciò che vogliono esprimere. Da questo sono nati cinque brani uno diverso dall’altro, cosa di cui andiamo molto fieri.

Avete un modo preciso di comporre? Vi dividete i compiti o si lavora all’unanime?
Il nostro modo di comporre è tutto tranne che preciso…ne abbiamo provate tante, solo dopo tanti mesi siamo riusciti a capire che il modo migliore fosse, paradossalmente, rimanere lontani dalla sala prove (troppi soldi buttati e tempo speso male) e chiuderci tutti insieme in una stanza (a casa di Luigi) con strumenti, bacchette e pentagrammi pronti per trascrivere ogni piccola cazzata che ci venisse in mente, fino a cacciarne qualcosa di sensato. 

Lavoriamo, quindi, all’unisono, ognuno fa la sua proposta, che viene puntualmente bocciata dagli altri quattro finché non ne siamo tutti convinti. 
Ogni proposta buona viene rielaborata e riarrangiata da ognuno dei componenti cosi da avere un prodotto finale che ci rispecchia singolarmente e come Ghost Booster.

Trovo in un’affascinante contrapposizione il delicato titolo con la potente proposta musicale.
Inoltre fa piacere notare come avete sposato bene varie correnti, a volte diverse tra loro, come il thrash con il progressive e il nu metal con il metal classico. 
Cosa vi ispira mentre componete? E quali sono le band o i generi che vi hanno portato a concepire la musica per come la concepite adesso?
Ognuno di noi proviene da un genere diverso, Paolo dal thrash, Luigi dall’heavy e progressive, Piergiorgio addirittura dal brutal-death, Gualtiero dai “cugini” del rock-funky, mentre Giuseppe dal progressive e dal power metal esclusivamente tedesco (ascolta solo i Blind Guardian Ahahahah!).
Come puoi ben notare è difficile trovare elementi in comune anche se numerose band piacciono un pò a tutti.
I nostri brani vengono ispirati da una miscela di tecnica, cattiveria, velocità ma anche momenti di calma, melodia e ilarità.
Le band che più ci hanno influenzato durante la scrittura di ‘Glass World’ sono, oltre ai grandi noti Iron Maiden, Metallica, Dream Theater, Pantera, Death, anche gruppi come i Tool, Still Remains, Killswitch Engage, Rage Against The Machine, Sadist…. fino ad arrivare ad elementi rap, che abbiamo voluto inserire per dare un tocco alternativo e moderno ai brani.

Spendiamo qualche parola sull’artwork? Chi l’ha creato?
Grafica, logo e tutte le varie copertine del disco sono state create interamente daPaolo.
Avevamo deciso di spendere le nostre poche risorse interamente per la produzione musicale del disco, abbiamo infatti preferito evitare di spendere soldi su grafica, fotografie e affini spostando la completa attenzione ai soli brani del disco.
La grafica è molto semplice e intuitiva, rappresenta la volontà di uscire fuori da questa campana di vetro che ci racchiude, uscire fuori dalla solita monotonia (del posto fisso, cit. Monti Ahahahah!) spaccando il tutto violentemente con un pugno, urlando.
Abbiamo inoltre incluso tutti i nostri testi, parte integrante e imprescindibile del nostro progetto e i vari ringraziamenti a coloro che ci hanno dedicato un po’ del loro tempo aiutandoci a realizzare tutto questo.

Dopo aver partorito un pezzo, da cosa capite che sia terminato? O meglio, che caratteristiche deve avere una song dei Ghost Booster per poter essere definita conclusa?
Non siamo mai definitivamente certi che un nostro brano sia effettivamente terminato e/o completo.
Ci regoliamo con le nostre sensazioni, siamo piuttosto lenti nel partorire un brano, perciò quando iniziamo ad odiarlo capiamo che è arrivato il momento di terminarlo e arraffiamo tutto ciò che è rimasto incompleto rinviandolo ad un eventuale revisione dopo averlo, magari, riascoltato.
Il brano deve essere soddisfacente per tutti, ognuno deve potersi esprimere al meglio delle sue caratteristiche evitando inutili preziosismi da solisti e ripetizioni verso le quali noi siamo ostili.

Puntiamo sulla qualità del gruppo piuttosto che a quella dei singoli, certo c’è spazio anche per assoli, stacchetti e siparietti……ogni tanto il lato “cazzone” esce fuori anche per noi.

Il lavoro è stato mixato dal buon Tommy Telemanca ai Nadir Studios di Genova. Come vi siete trovati con loro?
L’idea principale è nata da Luigi, il quale conosce Trevor (Sadist per gli ignoranti) gia da qualche anno, che dopo averci fatto ascoltare l’imponente mixaggio del loro ultimo lavoro “Season in Silence” ci ha convinti a rivolgerci a Tommy Talamanca per le fasi di missaggio e mastering del disco.
A nostro giudizio il lavoro è stato svolto egregiamente e con la massima professionalità date le circostanze (abbiamo effettuato le riprese in 7 giorni totali e il mix in soli 4 giorni, il nostro budget era quello che era).
Ci siamo affidati alle sue competenze musicali e pur lavorando a distanza, tra e-mail e telefono, siamo riusciti a ottenere i suoni che volevamo grazie anche ai suoi consigli di mixaggio e alla nostra testa dura, dobbiamo ammettere che l’abbiamo stressato abbastanza, potete chiederglielo personalmente.

Ci ha inoltre dispensato, a lavoro terminato, qualche sua impressione sul lavoro e preziosi consigli da mettere in pratica per i lavori futuri.

Inoltre ho letto proprio qualche giorno fa che avete raggiunto un accordo collaborativo con la Mas Agency. Dateci qualche notizia a riguardo….
C’è da dire, innanzitutto, che da Ottobre stiamo collaborando con la Nuova Santelli Music di Eugenio Santelli, etichetta discografica indipendente cosentina. Grazie al suo aiuto di diffusione del disco (tramite iTunes, Amazon, YouTube e altri) le nostre visualizzazioni del profilo sono aumentate.
Al momento è a lavoro con la M.A.S. Agency e altre agenzie regionali italiane per la programmazione di un tour italiano che ci vedrà in giro nei prossimi mesi. Speriamo di essere molto impegnati e non fare alcun giorno di vacanza quest’estate.
Abbiamo voglia di fare bene e proporre i nostri lavori ovunque, anche in contesti estranei a noi e al metal.

Provenite dalla Calabria, una terra che ha dato i natali a validissime realtà metal. Purtroppo, come nella maggior parte del sud italico, ci sono spesso problemi nel creare eventi, oltre ad una scarsa partecipazione dei kids ai concerti.
Cosa pensate, in questo senso, della “scena” calabrese e del sud in particolare?
Non vogliamo dare la solita risposta, ci siamo resi conto da noi che sono principalmente le band stesse a non supportarsi a vicenda e a rovinare i rapporti che invece dovrebbero essere di naturale collaborazione per la creazione di una scena sempre più valida e forte.
Non crediamo di essere migliori degli altri ne peggiori, andiamo ai concerti che più ci aggradano senza fare distinzioni di amicizie o meno. 

Non abbiamo peli sulla lingua e siamo pronti a ricevere ogni tipo di critica sulla nostra musica così come siamo pronti a farla senza problemi.
Crediamo, però, sia preferibile partecipare a tutti gli eventi quando è possibile.
In Calabria la scena non ha nulla da invidiare alle altre regioni, probabilmente anche li hanno i loro problemi e si scannano quotidianamente come facciamo noi. “L’erba del vicino è sempre più verde”, e noi aggiungiamo “…ma non sempre è più buona”, cosi come ci sono numerosissimi musicisti validi ci sono anche validissime teste di cazzo.

Ci sono band italiane che avete scoperto con piacere nell’ultimo anno? Quali invece vi hanno fatto piangere per lo schifo?
Non siamo rimasti particolarmente colpiti da nessun gruppo italiano recentemente, qualcuno di noi segue gli Extrema, Vision Divine, Labyrinth, Rhapsody e Sadist ma tra le fiorenti “novità” non sappiamo veramente che gruppi annoverare sul serio…F
orse potremmo includere Trick Or Treat e Spellbound Dazzle. Non perdiamo tempo a piangere per un eventuale schifo da parte di altre band, da questo punto di vista pensiamo innanzitutto a noi stessi.

Si parla tanto di abbattere i prezzi dei cd per combattere la pirateria, cosa che a mio avviso non succederà mai, forse. Che ne pensate a riguardo….
Pensiamo bisognerebbe prima abbattere la SIAE, tutto verrà di conseguenza. Oltre la metà del prezzo di un disco è composta da tasse e percentuali varie, l’artista di quei soldi vede veramente poco.
Non abbiamo speranze, noi nell’underground, di vedere soldi tramite vendite in negozi o digital stores perchè per raccogliere una cifra soddisfacente bisognerebbe vendere almeno 1 milione di copie o brani, capisci bene che non sono numeri che possono combaciare con una band emergente.
Proprio per questi motivi, abbiamo deciso di lanciare il disco nei primi mesi tramite il download gratuito, abbiamo speso ogni nostro centesimo e non abbiamo voluto ricavarne quei pochi euro che magari sarebbero arrivati dalle vendite tra amici, pensiamo che nessuna cifra avrebbe ripagato in pieno tutto il tempo trascorso e tutti gli sforzi sostenuti. Inoltre grazie alla diffusione gratuita siamo riusciti ad ottenere un riscontro addirittura a livello mondiale.
Dopo i recenti avvenimenti che hanno portato alla chiusura dei maggiori siti di file-sharing, la nostra label ha pensato di continuare la diffusione in un modo sicuro tramite iTunes e simili, il prezzo è abbordabilissimo, considera che l’intero album è acquistabile a soli 3.99€.

Vi è mai successo di voler suonare in un locale e ricevere come risposta “Quanta gente mi porti?”.
Anzi mandate un messaggio alla maggior parte dei gestori che vorrebbero le band gratis e 200.000 persone come pubblico, portate dai musicisti….

Questa sembra essere la prassi, capitano però delle eccezioni.
Di recente abbiamo suonato in un paio di locali che ci hanno accolto senza alcuna particolare richiesta o pregiudizio.
Beh, il nostro messaggio è semplice: “Cari gestori, premiate l’originalità piuttosto che le fotocopie, capiamo benissimo che guadagnate di più con una Cover band o con un Dj-set ma a lungo andare anche gli ascoltatori si stancheranno del DJ e del disco ormai consumato. Una volta facevate a gara a chi faceva suonare di più, oggi è una gara al ribasso, nessun gruppo si permette di chiedere cifre esorbitanti, per le band locali basterebbe anche un panino e una birra. I clienti te li devi saper fare da te, non la band che viene a suonare e che, comunque, certamente si porta dietro un po’ di amici.”


Vi lascio tutto lo spazio che volete per promuovervi, dichiarare guerre, mandare saluti o quello che volete voi…..
Vorremmo iniziare dichiarando guerra all’Iran e alla Corea del Nord, ormai è una moda, lo fanno un po’ tutti Ahahah!.
Tornando seri…vi invitiamo a seguirci e a rimanere in contatto con noi tramite le nostre pagine su Myspace, Facebook, e Co… (trovate i link a fine intervista ndr)
Cogliamo l’occasione per salutare i lettori e tutti coloro che ci seguono incondizionatamente, soprattutto le nostre famiglie.Vogliamo, inoltre, più groupies
P.S. Non andate dal nostro bassista, è giovane e probabilmente non saprebbe cosa fare con voi!!! Ahahaha!!!

Avete visto gli headliner del prossimo Gods Of Metal? Ci sono tutte band di cui il membro più giovane sfiora i 50 anni fino ad arrivare quasi ad un aziana età.
Credete che sia un modo per aiutare la croce rossa a lavorare con l’ausilio di probabili ambulanze e sostegni vari o non si conta più sulle nuove realtà (a mio avviso alcune estremamente valide)?

In Italia pretendiamo sempre il grande, solito, nome. Ma ogni volta che veniamo accontentati, siamo pronti a lamentarci perchè non ci propongono mai nulla di nuovo. Pensiamo, tuttavia, che il grande nome serva sempre per tirare il 70% del pubblico, la gente non si muove se non conosce già da qualche anno la band proposta.
Negli ultimi 2 o 3 anni i bill sono stati di grande rilievo, anche quest’anno si alterneranno sui grandi palchi, oltre che al Gods of Metal, nomi storici misti a band poco meno che decennali, considerate purtroppo ancora tra le nuove proposte della scena.
Visto l’andazzo, però, sarebbe meglio continuare a partecipare a tutti questi eventi a prescindere dal bill. I festival e i concerti sono limitatissimi, se li boicottiamo per i nostri gusti e avversità rischiamo di perdere anche quel poco che c’è.

Tornando a voi…. Potete anticiparci il futuro della band? State già lavorando al successore di ‘Glass World’?
Non è trapelato quasi nulla dei nostri nuovi progetti, approfittiamo quindi di questa intervista per rivelare il nome del successore di ‘Glass World’. Il disco si intitolerà “…DE GUSTIBOOST” e conterrà 6/7 brani inediti di cui due sono stati gia completati e altri sono in fase di arrangiamento.
Stiamo cercando di innovarci sempre di più, mischiare elementi ancora più estranei a noi cercando di non essere mai scontati.
Forse ancora è troppo presto, non siamo in grado di dare date, sicuramente ci sarà l’uscita del singolo prima o dopo l’estate anche se già lo stiamo proponendo nei nostri live e la reazione sembra essere più che positiva.
Bisogna capire che con l’università e altri impegni non è sempre facile dedicarsi al 100% al gruppo e alla musica. Speriamo di suonare il più possibile e di approfittare al meglio di tutte le preziose opportunità che stiamo ricevendo tramite la NSM label.

Vi ringrazio per il tempo concessomi e vi auguro un roseo avvenire. Concludete come preferite ed alla prossima!
G.B.: Rinnoviamo i ringraziamenti, caro Francesco, salutiamo tutti i fan di Suoni Distorti Magazine, e vi invitiamo alla data del 3 Marzo di supporto ai Miss Fraulein a Praja a Mare (CS), ricordandovi che THE BOOST IS YET TO COME.
GREETINGS FROM SOUTH!!! LEWIS, PABLO, PG, GUALTIO & NARDOS.
Ghost Booster – ‘Intro + The Italian Job’
Live @Palaconad (Praia a Mare – CS)

Per seguire la band:Facebook, MySpace, Reverbnation, Twitter e YouTube.

a cura di Francesco ChiodoMetallico