Intervista agli H.o.S

Intervista agli H.o.S

Tra le thrash metal band italiane che hanno attratto la mia attenzione ci sono gli H.O.S! Un violento gruppo di ragazzi, dediti alle sonorità più classiche del genere che portano avanti con gran attitudine e dignità la loro passione per il genere. 

Tempo fa recensii il loro album di debutto ed oggi ho il piacere di poter scambiare quattro chiacchiere con loro, portandoli ancor di più alla vostra attenzione….

Ciao ragazzi e benvenuti su Suoni Distorti Magazine! Inizierei chiedendovi di presentare gli H.O.S. ai lettori….
Grazie a te per lo spazio! Dunque, siamo nati nel 2006 e dopo qualche anno ci siamo assestati sulla line-up a 4, cioè io (Dado) voce e chitarra, Cetz chitarra solista, Pedroalla batteria e Millo al basso.

Dopo molte apparizioni live, avete dato alle stampe lo scorso 2011 ‘The Beginning’ per la Punishment18Records. Parlatemi di questo disco…. Stando alle vostre note sulla pagina di Facebook, avete attraversato un pò di merda prima di arrivare alla tanto desiderata pubblicazione……
A dirti la verità parecchia! Abbiamo fatto una gavetta infinita, suonando veramente ovunque, nei peggiori buchi possibili, facendo centinaia di km gratis, solo per suonare e stare con gli amici. (RESPECT ndr).
Finalmente un’anno e mezzo fa, abbiamo trovato chi fece uscire quest’album un po’ immaturo ed acerbo! Da notare che il disco era già finito ad Aprile 2010 ed è uscito a Gennaio 2011, nel frattempo avevamo già avviato un cambiamento nel nostro sound… 


Anche questo, quindi, ha contribuito a far uscire il vostro album nel 2011, cioè dopo cinque anni dalla vostra formazione?
Assolutamente sì, abbiamo ingoiato tonnellate di merda e sopportato tanto, ma tutto ciò ci ha solo rafforzati! Del resto il mio motto è: Love Us Or Hate Us! (Citaz.)

Mi sembra un pò superfluo chiedervi spiegazioni per quel che riguarda il titolo dell’album ‘The Beginning’, molto esplicito. 

Ma associandolo all’artwork deduco un’inizio dalla forte attitudine distruttiva. Anche se lo stesso è evidente dalla proposta musicale. Com’è nata l’idea di questa copertina? Chi l’ha creata?
La copertina è un concept, poi realizzato da Sean McGrath che ha lavorato anche con i Municipal Waste, fra gli altri.
Dunque è un misto di tutte le nostre canzoni, il camion per ‘Road Madness’, le persone che sono come ‘automi’ per ‘Annihilation of Society’ ecc..

Mi illustrereste il processo compositivo musicale? Come nasce un pezzo degli H.O.S.?
Dunque, una canzone degli H.o.S. nasce in modo semplice: si parte da un riff di base creato da qualcuno di noi strumentisti a corda e gli si costruisce attorno il resto, spesso avviene così.

Invece per quel che riguarda i testi? Cosa volete portare in particolare all’attenzione degli ascoltatori?
Dunque i testi li scrivo principalmente io e in questo primo full,erano testi più di denuncia e rabbia verso questa società, mentre ora che siamo tutti un pò cresciuti ho raddrizzato lo stile verso qualcosa di più complesso.

Qual’è il vostro background musicale? Quali sono in particolare gli album che vi hanno fatto diventare dei thrashers? 

E cosa vi dà questo genere che magari altri non saprebbero darvi in egual modo?
Domanda difficile! Per quanto mi riguarda, debbo dire che chi più mi ha fatto capire cos’è il Thrash Metal è stato Riky dei Warmonger, e il gruppo che più mi ha dato sono stati i Kreator, su tutti e senza dubbio, sia per i testi sia per la musica.
Parlando a nome di tutti invece, abbiamo tutti ascolti diversi,sempre con un punto di riferimento, e questo giova molto al nostro songwriting!

Vi siete affidati alla Punishment18Records, come anche altre band thrash italiane. Come vi trovate con loro? E com’è nata questa collaborazione?
Ci siamo inseguiti per un po’ a vicenda, ed è arrivato il lieto fine l’anno seguente! Corrado è molto competente e molto onesto, colgo l’occasione per ringraziarlo di averci dato quest’opportunità!

Ci sono thrash metal band italiane che hanno riscosso il vostro consenso? Io per esempio sono un grande fan dei Satanika e degli Shock Troopers, li conoscete?
Parecchie! A mio avviso, abbiamo la scena più figa in assoluto a livello di band.
Qualche esempio? Death Mechanism, gli stessi Warmonger, Endovein, National Suicide, Violence Spread e tanti altri che hanno portato sempre gran musica! 

Gli Shock Troopers li conobbi qualche anno fa a Brescia quando suonarono con i Violator, grandi!

Ora aprirei una breve parentesi….. Da amante del thrash non posso che stimare un personaggio come Max The Shark (Massimiliano Volpe) dell’Italian Thrash Attack, che si sbatte costantemente per aiutare a mantenere viva la citata scena thrash italiana. 

Lo conoscete? Mandategli pure un saluto, una minaccia, un boccale di birra o quello che volete voi…..
Lo conosciamo e devo fargli i complimenti, perchè lui, senza chiedere nulla, ti pubblicizza ed organizza serate.
Non c’è tanta gente che sarebbe disposta a fare una cosa così. Tanta passione e tanta stima, ciao Max! 

Bene! Tornando a voi…. scuserete la mia ignoranza, ma avendo solo letto il vostro moniker (H.O.S.), quindi mai sentito nominare… si pronuncia ‘Os’ o ‘Eich.Ou.Es’?
Ahahah oddio, sinceramente non lo so, pronuncialo come vuoi!

Riguardo alla vostra attività come band, da poco avete messo disponibile online il video di un vostro nuovo pezzo, ‘Museum Of Suffering’. Vi và di parlarmene?
‘Museum Of Suffering’ è uno dei pezzi che andrà a comporre il nuovo disco.
Ci siamo abbassati di accordatura e abbiamo optato per uno stile più violento ma più ‘ragionato’, sentirete con il nuovo disco!

Essendo in dirittura di arrivo, vi chiederei se potreste anticiparci qualcosa riguardo i prossimi passi della band, oltre al prossimo lavoro. Avete qualche data live già programmata?
Abbiamo già qualche serata, tra circa 2 settimane andremo a suonare a Monaco, in Germania, a Maggio suoneremo a Roma e quest’estate invaderemo un po’ l’Europa!

Vi ringrazio tantissimo per aver accettato l’intervista e per la simpatica gentilezza. Augurandovi un positivo avvenire lascio voi concludere come preferite! Alla prossima!
Grazie mille a te! Ragazzi può suonare scontato,ma per noi non lo è affatto: support the scene!

H.O.S. – ‘Museum Of Suffering’
Per seguire la band:

Facebook, MySpace.

a cura di Francesco ChiodoMetallico