Intervista a GL (Necrodeath)

Intervista a GL (Necrodeath)

GL (Gianluca) è nuovo bassista dei Necrodeath, personaggio molto addentrato nella scena underground tricolore e disponibilissimo relatore col quale ho avuto il piacere di affrontare una gradevole conversazione, per conoscerlo e soprattutto farvelo conoscere meglio!

Ciao GL e benvenuto su Suoni Distorti Magazine! Presentati ai nostri lettori… Chi è GL ?

Innanzitutto un saluto ai vostri lettori! Dunque…chi sono io? Beh…me lo chiedo tutti i giorni!!! ehehe…comunque, non sono bravo nel descrivermi e sinceramente non mi piace farlo,
ma sintetizzando diciamo che sono un metallaro con molti sogni per la testa e con storie allucinanti vissute sulla propria pelle.

Nell’ambito metal sei una persona che di certo non sta con le mani in mano… le tue prestazioni artistiche di cui hanno usufruito band come Andark, Rage Against You, Enough To Kill, Ghostrider, Legion ed ora Necrodeath sono note ai metalheads. C’è una band che in particolare ha lasciato in te qualche segno (emotivamente parlando), di queste che ho nominato?

E’ difficile scegliere una band in particolare, sono affezionato a tutte, anche perché con ogni band ho legato particolari amicizie, esperienze di vita vissuta on the road, da meritare tutte quante di essere al primo posto.

Conservo dei ricordi bellissimi di tutte le persone che negli anni hanno suonato con me e molti di loro sono ancora tra i miei migliori amici.
Ho iniziato questa avventura musicale quando ero ancora adolescente e non sapevo neanche suonare uno strumento… per esempio il mio primo concerto l’ho fatto senza avere neanche un mio basso! Ma la passione per questa musica e per ciò che ci ruota intorno mi ha da sempre affascinato e dato la forza per migliorarmi e andare avanti.
Cosa che molti ti vorrebbero chiedere, ma nessuno pubblicamente lo fa… che strumentazione utilizzi nei concerti e, se diversa, nel privato?
Guarda, non sono mai stato ne un fanatico ne feticista di strumenti musicali, come dicevo prima, ho iniziato a suonare dal vivo con un basso prestato perché non avevo i soldi per comprarne uno, ora fortunatamente le cose son cambiate!
Nel corso degli anni ho sperimentato diversi bassi e amplificatori rimanendo comunque sul target economico. Ricordo che quando incominciai a lavorare i primi stipendi li spesi tutti per comprarmi un amplificatore e un basso che negli anni sono stati poi cambiati.
All’epoca dei Legion giravo con testata e doppia cassa Ampeg e basso ESP modello Araya, ora dopo tanti chilometri sulle spalle il mio set è ridotto all’osso, attualmente uso una leggerissima testata Markbass abbinata a un pod per effetti e una cassa Ampeg, mentre come basso uso un Musicman Sterling 4 corde che ho comprato qualche anno fa nel mitico Guitar Center di Los Angeles. Questa strumentazione è la stessa che uso sia nel privato che durante i live e in qualche occasione anche per le registrazioni.
Che hobby e/o interessi hai nella vita (a parte la musica ovviamente)?
Devo dire che negli ultimi anni la musica sta occupando gran parte delle mie giornate, trasformandosi dal mio hobby principale ad un lavoro vero e proprio. Ovviamente non c’è solo musica tra i miei interessi, per esempio mi piace molto il cinema, l’architettura e l’arte contemporanea, ma soprattutto adoro viaggiare e conoscere luoghi e persone nuove.
Come e quando hai iniziato a suonare metal?
Il mio approccio al metal risale ormai a più di 20 anni fa e iniziai a suonarlo dopo un grave incidente stradale dal quale ho rischiato la vita. Quella terribile esperienza, dovuta a uno stile di vita parecchio alcolico, mi ha fatto cambiare pagina, abbandonando vecchie compagnie e avvicinandomi così alla musica, che in qualche modo mi ha davvero salvato!
Erano gli anni in cui uscivano album come “Master of Puppets”, “Reign in Blood”, “Appetite for destruction”, “Nevermind”…. Inutile dire che quella musica mi ha segnato profondamente e tutt’ora fa parte del mio DNA.
Inoltre da adolescente incompreso e ribelle la musica era un ottimo mezzo per concentrare le mie energie e la rabbia che ho sempre avuto dentro di me, quindi penso che l’insieme di queste cose siano i motivi che mi hanno spinto ad imbracciare uno strumento e fare casino da ormai 20 anni.
Dal 2000 eri roadie dei Necrodeath ed oggi ne sei il bassista… Quando sei stato scelto (o ti sei proposto) per entrare in formazione?

I Necrodeath li ho conosciuti molti anni fa suonandoci insieme in diverse occasioni con la mia band dell’epoca (Legion) e da subito abbiamo instaurato un ottimo legame tra di noi, in particolare è nata una bella amicizia tra me e Peso (batterista Necrodeath), che continua tutt’ora a distanza di oltre 10 anni.

In quegli anni oltre alle mie band con cui suonavo nell’underground milanese e comasco, giravo parecchio in veste di roadie tuttofare dei Necrodeath e Node, questo perchè ho avuto con entrambe le band un ottimo rapporto di amicizia e fiducia.
Nel 2006 ai Necrodeath venne proposto un tour di supporto ai Marduk che li avrebbe portati in giro per l’Europa per un mese intero, ma visti gli impegni di lavoro di John (ex bassista) non sarebbe stato possibile fare il tour. La band era comunque determinata a partire e in quell’occasione mi chiesero se me la sentivo di sostituire John per le date fuori dall’Italia.
Ovviamente fui felice che scelsero me per un tour così importante e mi misi subito al lavoro per imparare i pezzi, cosa che mi risultò particolarmente semplice visto che era già da molto che lavoravo con loro e le canzoni ormai le conoscevo a memoria.
Dopo aver fatto questo tour, che fu un’esperienza allucinante ma allo stesso tempo memorabile, tornai a lavorare in veste di roadie, fino a quando nel 2008 John decise, per motivi personali, di abbandonare la band.
Qualche giorno dopo la dipartita di John, mi è stato proposto di entrare in pianta stabile nei Necrodeath e ricordo ancora oggi che feci il primo live come membro ufficiale dopo una sola prova con la band, perché la seconda è stata sul palco!

C’è oggi qualche nuova band che ti ha colpito o che abbia suscitato un particolare interesse?
Ultimamente non sto ascoltando cose nuove in ambito metal, anche perché non sento un gran fermento di band rivelazione. Piuttosto sento sempre i soliti nomi, che comunque pubblicano album di qualità, per esempio fino a qualche mese fa ero scimmiato con gli ultimi lavori di Devin Townsend ed ho apprezzato il ritorno degli Alice in Chains, ora invece sto riascoltando album un pò datati come ‘Blackwather park’ degli Opeth, ‘October Rust’ dei Type o Negative e ‘Symbolic’ dei Death.

Se dovessi stilare una ‘top five’ su cosa ha più importanza nella vita cosa sceglieresti e perchè?
1- Fortuna, perché nella vita serve sempre
2- Interessi, perché senza la vita sarebbe insipida
3- Gioia, perché si vive più sereni
4- Amicizia, perché un vero amico lo è per sempre
….e chi sa leggere tra le righe trova anche la numero 5!

Oggi giorno sono ancora le vecchie leve a portare avanti la scena, maggiormente. Dove credi che sbagliano molte giovani bands?
Infatti, come dicevo prima, ultimamente non mi giungono notizie di nuovi capolavori o band rivelazione nella scena metal, non so dirti se sia colpa o meno delle nuove leve e sinceramente non penso che sia questo il motivo, piuttosto da alcuni anni si sta diffondendo l’utilizzo della musica come una sorta di fast food mediatico che, grazie ad internet, riesce si ad arrivare in casa della gente, ma allo stesso tempo satura i gusti musicali delle persone.

Voglio dire che se negli anni 80 c’erano solo 5 gruppi importanti a fare metal e tutti ascoltavano quelli, consumando la relativa discografia, approfondendo i testi e la storia del gruppo, ora invece ci sono migliaia di gruppi più o meno validi che vengono ascoltati e subito archiviati tra gli altri mille gruppi presenti sul proprio hard disk, questo perché la settimana dopo c’è già una nuovo gruppo da ascoltare.
Tutto ciò influenza anche le nuove leve che probabilmente non hanno dei buoni punti di riferimento dal quale partire a scrivere canzoni proprie. Il mio consiglio è quello di tornare ogni tanto alle origini, non solo del metal, ma della musica rock in generale, per capire come sono nati alcuni capolavori e artisti memorabili.

Con le tue varie bands hai girato parecchio… quindi vorrei chiederti… secondo te, in Europa, dove si trova la scena più rigogliosa e meritevole?
Attualmente penso che la scena metal più rigogliosa e meritevole sia comunque nel nord Europa, in particolare nei paesi scandinavi e soprattutto in Finlandia. Vado spesso ad Helsinki e da quelle parti il metal è visto come parte integrante della cultura musicale popolare, ascoltata anche da bambini e anziani, inoltre sia i club che i negozi di musica supportano molto la scena.

Infatti grazie alla loro passione è già il secondo anno che torno li per fare dei concerti.Altra nazione in cui il metal è storicamente presente è la Germania, ho avuto modo di suonare in diverse città tedesche e ogni volta mi rendo conto che il vero metallaro nasce proprio da quelle parti!

Una delle domande che faccio molte volte è…. A che piatto culinario assoceresti il metal? E Perchè?
Beh, ad uno dei miei piatti preferiti…. i pizzoccheri valtellinesi! Perché? Beh, dopo averli mangiati ti senti stordito come se avessi ascoltato i Cannibal Corpse!

Bene, siamo arrivati alla fine e non mi resta che ringraziarti per avermi concesso un pò del tuo tempo! Ti auguro il meglio per tutte le tue attività e per la vita. Concludi pure come preferisci…..

Figurati! Grazie a te per la chiacchierata! Chi fosse interessato, può trovare le info dei miei prossimi concerti sul mio MySpace.
Ciao, alla prossima! GL
 
Per seguire le attività di GL:
a cura di Francesco Chiodometallico