GOLDENSEED – The War Is In My Mind

GOLDENSEED – The War Is In My Mind

Come dice Sakamoto, dalla copertina s’intuisce quello che c’è nell’album…

Adesso non è che Goldenseed (Gabriele Pala) sia un ragazzo bellissimo, ma dalla foto con i suoi strumenti intuisco già il tipo di sound che spero ci proporrà:  dunque una chitarra tipo Steimberger ed un Chapman Stick.

La chitarra mi fa venire in mente alcuni chitarristi anni 80/90 da me particolarmente amati: Warren Cuccurullo (Frank Zappa/Duran Duran) e Reeves Gabrels (Tin Machine/David Bowie) che erano i principali esponenti di
questa marca di chitarre (ne posseggo ben due!) e poi Allan Holdsworth chitarrista da me distante, ma grandissimo musicista. 
Il Chapman Stick mi ricorda Trey Gunn o Tony Levin (entrambi King Crimson) che ne sono stati probabilmente gli utilizzatori più popolari. Facendo un bel mix di tutti questi nomi, quello che mi aspetto dal nostro è un bel sound che spazi dal rock tecnologico, alla fusion d’avanguardia fino ad un certo tipo di progressive…

Leggo tra le note allegate che il nostro fa tutto da solo, e la chitarra è una BassLab di cui è endorser e addirittura il modello che usa porta il suo nome… un vero onore per un chitarrista!
Comincio quindi l’ascolto particolarmente incuriosito…

Si, in effetti già dalle prime note di ‘The R38 Class’ intuisco che in questo caso Sakamoto ha ragione, i suoni e le note sono proprio quelle che mi aspettavo. Passaggi pregevoli ed una bella programmazione della drum machine, tanto che non si fa nemmeno caso che lo sia.
‘Kosmos 233’, bellissimo il lavoro della chitarra, ma qui si nota anche il lavoro del nostro con lo Stick (spero di non sbagliarmi…) soprattutto negli stacchi iniziali.
In ‘A Million Random Digits’ quello che fa tra la chitarra e lo stick è veramente pregevole… (dico chitarra e stick, ma potrebbe essere semplicemente solo stick o solo chitarra!!!).
‘Aragonite Sea’ è abbastanza nel mood dei King Crimson anni 90.
‘Blindness’: in questo brano c’è un po’ di tutto. Metal, Avant Garde, una bella apertura, non saprei come descriverlo…. Un bel crossover delle cose sovracitate? Ascoltatelo!
‘An Homage To Frank’, questo titolo mi ricorda “Thanks to Frank” album solista di Warren Cuccurullo, che sicuramente il nostro apprezza! Il brano? Cervellotico e fuori di testa… un buon omaggio.

Diciamo che da qui in poi gli schemi cominciano a ripetersi, con questo non voglio dare una nota negativa al lavoro successivo, che è comunque pregevole, ma dimostrare che Goldenseed ha le idee chiare e la giusta tecnica per metterle in pratica. 

Personalmente quest’artista mi incuriosisce molto ed anzi avrei preferito delle note allegate alla recensione più esaustive, in modo da poterne parlare di più. Penso possa piacere ai chitarristi e in genere agli intenditori di musica che amano quel tipo di sound di cui i personaggi citati sopra sono gli esponenti (Fripp e Belew compresi). Chi non ama questo tipo di sound potrebbe comunque ascoltarlo anche per curiosità perché comunque l’album è un lavoro ben fatto, scorre senza intoppi e il suono è chiaro e pulito.

Invito il nostro Gabriele a commentare la recensione integrando le notizie su di lui, dato che non siamo di fronte ad un album semplice da classificare.

a cura di Nicola Di Già

Band: Goldenseed
Titolo: The War Is In My Mind
Anno: 2012
Etichetta: SG Records
Genere: Guitar Hero/Metal Sperimentale/Hard Rock
Nazione: Italia
Tracklist:

1- The R38 Class
2- Kosmos 233
3- A Million Random Digits
4- Aragonite Sea
5- Blindness
6- An Homage To Frank
7- The Enhancer Trap

8- XPT3
9- G1S Transition  
10- The Cathedral Of Incarnation
11- (Dead) On The Road – feat. Stian Culto
Lineup:
Gabriele Pala – chitarre, drum machine, keyboards ed effetti