CULT OF ERINYES – Blessed Extinction

CULT OF ERINYES – Blessed Extinction

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Terzo album per il trio belga Cult Of Erinyes che propone un genere Ritualistic/Black molto particolare. Un moniker che trova ispirazione nella mitologia greca e, più precisamente, nel culto delle Erinni che rappresentano le personificazioni femminili della Vendetta.

Diverso, però, è il concetto su cui si basa questo ‘Blessed Extinction’ in quanto affronta il tema dell’estinzione umana e della relativa visione positiva e portatrice di sollievo. Ed ecco, allora, che le tracce seguono l’analisi dei diversi punti di vista quali possono essere quello globale o appartenenti alle personalità del  genere umano.

Un’atmosfera cupa, creata dall’intreccio dello scream e del growl della voce, avvolge la prima traccia ‘From The Shattered Skies’ in cui la sezione ritmica non è pesante e lascia spazio a poche blastate. Il punto di vista di un kamikaze viene esposto nella successiva ‘Jibaku’, violenta e spietata. Lungo ed espressivo è l’assolo eseguito su una base tonante. Stessa violenza associata a una sorta di malvagità impregna ‘Unspoiled Beauty’ anche grazie a un growl molto basso, lento e sussurrato  che approva un assolo nella parte centrale. La quarta traccia ‘Bipolar’ ci conduce in una dimensione più  angusta e misteriosa ed è una breve sospensione dalla durata di poco più di un minuto alla quale viene affidato il compito di introdurre una seconda parte dell’album.

‘Dissolve Into The Stars’ e ‘Sunken Cities’ testimoniano l’evoluzione in quanto presentano un mood più bellicoso soprattutto negli effetti  che costituiscono il corpo dei brani. Assoli taglienti, blastate ricorrenti  e riffs aggressivi  inondano entrambe le tracce. Un altro punto di vista viene narrato nella successiva ‘The Vlasvov Notes’. Si tratta del generale sovietico Vlasvov che, alla guida dell’Armata Russa di Liberazione, lottò per la difesa di Mosca, ma morì giustiziato con l’accusa di alto tradimento. I blast beat si ripetono incessantemente come colpi d’arma da fuoco e la voce sceglie un growl recitato alternato a un clean aggressivo e inquietante. Un songwriting particolare  è quello di questo ‘Blessed Extinction’ in cui le vicende dei testi  fanno riferimento alla visione personale dell’estinzione umana e della punizione che  vi si abbatterà  in tutte le sue forme. Sicchè anche l’ultima traccia ‘Coda’ segue l’andamento  fin’ora proposto chiudendo con una struttura strumentale di riffs nella parte iniziale per poi esplodere su calcavate di doppia cassa  decisamente in stile Black.

In un mondo senza principi e ideali, questi testi non fanno altro che celebrare alcuni dei veri valori e diversi eroi del passato per cercare di dare una visone diversa della logicità della conclusione deistica. E’ un album in cui si riversano le esperienze e i sentimenti dei singoli componenti e, per questo motivo, è un album forte e violento; sicuramente meno brutale dei precedenti e che sceglie appositamente l’uso del clean doppiato da cori scream e growl per raggiungere lo scopo prefissato.

a cura d Benedetta  Kakko Delli Quadri

  • Band: Cult of Erinyes
  • Titolo: Blessed Extinction
  • Anno: 2013
  • Genere: Ritualistic Black Metal
  • Etichetta: Code666
  • Nazione: Belgio

Tracklist:

  1. From The Shattered Skies
  2. Jibaku
  3. Unspoiled Beauty
  4. Bipolar
  5. Dissolve Into The Stars
  6. Sunken Cities
  7. The Vlasvov Notes
  8. Coda

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