Big Four (Anthrax, Megadeth, Slayer, Metallica) @ Milano: il live report!

Big Four (Anthrax, Megadeth, Slayer, Metallica) @ Milano: il live report!

Si parte con il BIG FOUR, finalmente: ad aprire le danze, puntuali come da scaletta, gli Anthrax con il loro thrash aggressivo e di forte derivazione hardcore, ed è subito la volta di “Caught in a mosh”, seguita dalla splendida “Madhouse”. Dopo la cover “Got the time” con cui mezzo pubblico (almeno) è impegnato a saltare, ascoltiamo “Among the living”, “Indians” ed il nuovo pezzo ight ‘Em Till You Can’t, che sembra sulla vecchia scuola e mi ha abbastanza aggradato dal vivo. Durante il concerto Andreas Kisser dei Sepultura, dato come sostituto di Scott Ian, viene affiancato a sorpresa da quest’ultimo, donando un tocco di più all’esibizione della band. Peccato per il caldo infernale che mi ha costretto a sentire gli ultimi pezzi facendo la fila per qualcosa da bere: inevitabile, in questi casi.

Ecco la setlist completa degli Anthrax al BIG FOUR di Milano:

01. Caught In A Mosh
02. Madhouse
03. Got The Time
04. Among The Living
05. Antisocial
06. Indians
07. Fight ‘Em Till You Can’t
08. Metal Thrashing Mad
09. Medusa
10. Intro Chaos AD / I Am The Law

E’ la volta dei MEGADETH di Dave Mustaine: anche per loro è la prima volta che ho occasione di sentirli dal vivo, ma devo dire che nella prima parte non mi hanno affatto impressionato. Dal mio lato, forse per un imprevisto tecnico, infatti, il volume era impostato in modo eccessivamente basso e, a momenti, il parlare delle persone rischiava di coprire il suono dei pezzi. Ad ogni modo nella seconda parte la band si “riprende”, diventa più tonica, preme un po’ di più sull’acceleratore ed il pubblico è molto coinvolto anche se, a mio umile parere, il nuovo chitarrista rende il sound complessivo della band molto, molto diverso da quanto riuscisse a fare Marty Friedman. Momento particolarmente divertente, poi, è la comparsa di Rattlehead in giacca e cravatta durante “Peace sells, mentre qualcuno dalle file di dietro fa notare come Silvio si sia evidentemente tolto la maschera…

Ecco la setlist completa dei MEGADETH al BIG FOUR di Milano (da verificare):

01. Trust
02. In My Darkest Hour
03. Hangar 18
04. Wake Up Dead
05. Head Crusher
06. Rattlehead
07. Public Enemy No. 1 (dovrebbe comparire sul nuovo album)
07. Symphony of Destruction
08. Peace Sells
09. Holy Wars… The Punishment Due

E’ la volta dei signori del Male: gli Slayer, con formazione modificata per via dei problemi ad Hanneman, sostituito da Gary Holt degli Exodus. Praticamente quasi immobili per tutta la durata della loro esibizione, propongono pezzi prevalentemente vecchi, suonano fino a tre pezzi consecutivamente e riescono a suonare anche Dittohead, solitamente esclusa dalle recenti setlist. I pezzi migliori sono stati a mio parere Season in the Abyss, Jihad, Angel of death e la devastazione totale di War ensemble.

Ecco la setlist completa degli SLAYER al BIG FOUR di Milano (non esatta, da verificare):

01. World Painted Blood
02. War Ensemble
03. Postmortem
04. Temptation
05. Stain of Mind
06. Disciple
07. Dead Skin Mask
08. Hate Worldwide
09. Mandatory Suicide
10. Chemical Warfare
11. Dittohead
12. Seasons in the Abyss
13. Snuff
14. South of Heaven
15. Raining Blood
16. Black Magic
17. Angel of Death

E’ finalmente il tempo di ascoltare i Metallica dal vivo: pregiudizi iniziali, i miei, smentiti clamorosamente dai fatti. Temevo di dovermi sorbire mezzo concerto di pezzi nuovi (ho smesso di seguire le loro evoluzioni da Load in poi, per intenderci) ed invece Hetfield e soci, dopo l’intro che proietta “Il buono, il brutto ed il cattivo” sui maxischermi, cominciano incredibilmente con “Hit the lights“! Esecuzione devastante, e tanto per non smentirsi è la volta di “Master of puppets“, versione completa di circa 8 minuti. Veri animali da palcoscenico, perfetti nell’esecuzione dei brani, e scaletta che non va oltre il “Black album” e, soprattutto, evita come la peste le ballad alla “Nothing else matters” che sarebbero state francamente poco adeguate al contesto. Al di là dei meriti individuali e collettivi, menzione speciale per il nuovo bassista Robert Trujillo, che da’ alla storica band un tocco in più dai tempi del buon Cliff Burton.

Ecco la setlist completa dei METALLICA al BIG FOUR di Milano:

01. Hit the Lights
02. Master of Puppets
03. The Shortest Straw
04. Seek & Destroy
05. Welcome Home (Sanitarium)
06. Ride the Lightning
07. The Memory Remains / All Nightmare Long ?
09. Sad But True
10. The Call of Ktulu
11. One
12. For Whom the Bell Tolls
13. Blackened
14. Fade to Black
15. Enter Sandman
——
16. Die die, my darling (Misfits cover) (with Megadeth and Anthrax)
17. Damage Inc.
18. Creeping Death

Musicalmente un concerto impeccabile, dunque, coadiuvato dalla presenza di 3 maxi-schermi con telecamere che giravano sul palco: veramente un bell’effetto ed una cosa finalmente utile in queste circostanza. Aspetti negativi: location francamente ridicola! Non è pensabile fare un evento del genere in un semplice parcheggio asfaltato, senza predisporre neanche un idrante e con le scorte di acqua in bottiglia finite, in almeno uno stand, dopo neanche mezza giornata. Senza contare che chiunque fosse lontano dal palco difficilmente sarebbe riuscito a vedere qualcosa, visto che ovviamente il tutto era su un unico livello di altezza. La qualità sonora era decisamente migliore, ad esempio, dello scempio sonoro sentito l’anno scorso con i Maiden a Codroipo, ma credo che si possa davvero fare ancora meglio di così.

Inoltre l’idea della pit area, coi primi 3000 che accedono nella “zona riservata” mediante braccialetto alla zona sotto il palco transennata, è magari criticabile ma sostanzialmente buona (ancora ricordo cosa vuol dire essere schiacciati da migliaia di persone ascoltando “Raining blood” in seconda fila!): a mio parere molti, molti altri – secondo me – avrebbero avuto diritto a stare avanti, visto che addirittura si stava comodamente larghi, lì sotto.

Visualizza le foto che ho scattato sul posto!

Si ringrazia Musica Metal per il riferimento alle setlist, anche a quella degli Slayer