ALCEST – Kodama

ALCEST – Kodama

‘Shelter’, quarto album in studio del duo Neige – Winterhalter, ha rappresentato un cambio profondo nello stile della band. Nonostante il disco fosse stato prodotto da Birgir jJn Birgisson, l’idea di base aveva portato gli Alcest troppo lontani da quelle sonorità che avevano permesso alla band di ritagliarsi un ruolo da leoni nel mondo dello shoegaze / blackgaze. Fondamentalmente aveva in se molte idee, ma non riusciva veramente ad esprimerle, diventando dispersivo.

‘Kodama’, loro ultima fatica, li riporta dove ‘Les Voyages de l’Ame’ li aveva lasciati. Nonostante questo ritorno alle origini, è comunque caratterizzato da forti elementi di sperimentazione, che partono fin dall’idea base di questo concept album. Lo stesso Neige spiega come l’idea sia nata dalla visione del film animato di Miyazaki, ‘Princess Mononoke’. Lo scontro tra il mondo degli uomini e la natura (tema del film) ha sempre profondamente colpito il musicista francese, tanto che gli spiriti degli alberi (kodama in giapponese) diventano il leit motiv alla base del nuovo album.

Per i fans è chiaro il passo indietro fatti dai due musicisti proprio a partire dalla prima canzone, ‘Kodama’. Gli Alcest ritornano a fare quello che sanno fare, realizzando un brano trasognante, altalenante tra luce ed ombra, proprio come gli spiriti di cui parlano. La successiva ‘Eclosion’ riporta Neige a dare sfogo alle sue capacità canore passando dal cantato pulito al growl , sottolineando la trama musicale del brano, dove riecheggia ancor più forte le scelte stilistiche dei primi album. ‘Untoched’ plasma il lato più sensuale dell’album, creando un’atmosfera dove l’ascoltatore si può perdere tra gli spiriti del mondo immaginato dal cantante. ‘Oiseaux de Proie’ è tra le canzone dove la batteria di Winterhalter ha maggior spazio ed impatto infrangendosi nei pochi momenti di riff melodici, che si chiude in ‘Onyx’, brano ambient dove i suoni si sporcano, quasi a fare da contraltare alle altre cinque tracce.

La scelta di ritornare sulla propria strada alla fine risulta ottimale, non diventando un limite al lavoro della band, che ritrova invece la sua più recondita anima. Ascoltare il disco dall’inizio alla fine ti porta a dare libero sfogo ad un’immaginazione che risente delle influenze visive dell’animazione giapponese, senza risultare noioso. I testi cullano l’ascoltatore, esprimendo a pieno la natura ultraterrena degli spiriti, altalenanti tra luce ed ombra:

“Déchire la peau épaisse
Qui pèse sur mes épaules
Détache-la pour moi
Membre par membre
Pièce par pièce
Je veux te montrer qui je suis
Au delà de mon corps
Au delà de ma chair
Te laisser entrevoir
Mes éctats limpides
Non humains”

Ci narra di un mondo intangibile dandoci la possibilità di sentirlo con l’anima e di vederlo attorno a noi. Neige riesce nell’intento a farci entrare nella sua mente in questo modo, permettendoci di vivere da vicino quanto da lui immaginato. ‘Kodama’ diventa un’ulteriore conferma delle capacità della band, dandoci la possibilità di intravedere futuri sviluppi del loro mondo musicale.

A cura di Luca Truzzo

  • Band: Alcest
  • Titolo: Kodama
  • Anno: 2016
  • Genere: Shoegaze / Blackgaze
  • Etichetta: Prophecy Productions
  • Nazione: Francia

Tracklist:

  1. Kodama
  2. Eclosion
  3. Je suis d’ailleurs
  4. Untouched
  5. Oiseaux de proie
  6. Onyx